Dopo audizioni di Emiliano e Giannini, interrogati i vertici della Ferrotramviaria per l'inchiesta Bari Nord
L’inchiesta Bari – Nord prosegue: si vuole fare chiarezza in modo celere e approfondito su quanto accaduto il giorno del disastro ferroviario.
Il 25 luglio, il Pm Francesco Giannella e i sostituti procuratori di Trani hanno interrogato i vertici di Ferrotramviaria Spa.
Si stanno analizzando anche i dati dei computer delle stazioni di Andria, Corato e la sede centrale di Bari che monitora solo il tratto da Bari a Ruvo di Puglia, mentre quello che va da Corato a Barletta, a binario unico, è controllato dagli addetti attraverso la sola comunicazione telefonica.
I tecnici, attualmente, stanno analizzando i file ZTE (Zone Tachigrafiche Elettroniche), del sistema informatico DIS (Driving Information System) che indicano velocità e orari osservati dai treni.
Già negli scorsi giorni, sono state effettuate, nella Procura di Bari, le audizioni di Michele Emiliano, governatore della Puglia, e dell’assessore regionale ai trasporti, Giovanni Giannini, sui fondi inutilizzati per il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto Corato – Barletta.
Proprio di tale questione si è occupato l’eurodeputato e leader della Lega Nord Matteo Salvini che ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Europea sulla conoscenza dei motivi del mancato utilizzo di tali finanziamenti e sulla possibilità di istituire una commissione di inchiesta su tale vicenda.
Infatti, nell’ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013, è stato approvato uno stanziamento di 180 milioni di euro per la modernizzazione e la messa in sicurezza del tratto Corato – Barletta ma, nonostante il termine del progetto approvato dalla Commissione fosse stato fissato alla fine del 2015, molti dei lavori previsti non sono stati realizzati, anzi, l’appalto per il raddoppio del tratto a binario unico tra Corato e Andria non è stato ancora assegnato.
(Fonte Andria News 24 City)