Cultura

Dopo 44 anni a Piazza Matteotti in scena la “Passione di Cristo”. Questa sera si replica

«Era da quarantaquattro anni che non si svolgeva la Sacra Rappresentazione Vivente della Passione di Cristo in Piazza Matteotti. L’ultima volta che ciò è avvenuto ero un ragazzino, uno spettatore» ha dichiarato Giovanni Todisco che è tornato a vivere la Rappresentazione della Passione di Cristo, nella Piazza più grande della città, ma come regista, questa volta.

Queste parole, non prive di soddisfazione, sono state pronunciate in conclusione di “Passione di Cristo – Voci, immagini, suoni”, evento che si è svolto ieri e sarà replicato questa sera, alle 20.30, nello stesso luogo. E’ stato un evento corale, che ha coinvolto le quattro Confraternite della città, l’Associazione “Ali di Scorta” Onlus di Ruvo di Puglia e l’Associazione “Ruvo 2.0 – Ing. Salvatore Barile” e la Croce Rossa Italiana. Ma ha coinvolto anche coloro che hanno lavorato dietro le quinte, sarti, decoratori e altre figure che hanno dato il meglio di sé nell’evocare la Passione di Cristo.

L’evento, partito con lieve incertezza ma poi proseguito con fluidità, tra colonne sonore di Morricone e Rota,  ha toccato diversi punti del centro antico ruvese e di Piazza Matteotti: da via Modesti e via del Buccettolo è giunto il corteo dei centurioni, con il popolo. La Chiesa di San Rocco ha ospitato l’Ultima Cena, mentre ai piedi di Palazzo Avitaja è stato allestito l’Orto del Getsemani. Il balcone della casa natale di Orazio Tedone è stato lo scenario del processo davanti al Sinedrio, mentre dopo il rinnegamento di Pietro, la scena si è spostata nei pressi di Arco Melodia dove si è svolto il processo davanti a Pilato e la liberazione di Barabba (alla domanda «Chi volete che io liberi? Gesù o Barabba?», un bimbetto tra il pubblico ha esclamato «Gesù!»).

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Dopo la vestizione con la tunica rossa, Gesù, interpretato da Valerio Vino, e i due ladroni sono stati condotti sul Calvario, dinanzi a Palazzo Melodia, dove, tra effetti scenici e giochi di luce, si è compiuto il grande Dramma, davanti a Maria e a San Giovanni, affranti e desolati. Poi Gesù viene deposto e trasportato, in un lenzuolo, nella Chiesa di San Rocco, la chiesa che ospita il gruppo statuario del “Cristo al Sepolcro” od “Otto Santi”.

E proprio dal “sepolcro”, Cristo Risorto si paleserà e ritornerà, con gli altri attori, davanti a Palazzo Melodia, dove lo hanno atteso Raffaele Campanale, il priore dell’Arciconfraternita del Carmine, e Michele Barile, presidente dell’Associazione “Ruvo 2.0 – Ing. Salvatore Barile”. Raffaele Campanale ha ringraziato tutti per la collaborazione nella riuscita di un evento che l’Arciconfraternita organizza da venti anni, sempre apprezzato, mentre Michele Barile, commosso, dopo i ringraziamenti, ha dedicato la Rappresentazione a suo padre, l’ingegnere Salvatore Barile, e ha letto un passo di don Tonino sulla venuta della Luce dopo “le tre ore di buio”, dal mezzogiorno alle tre del pomeriggio, quando Cristo spira. E’ da quel momento, infatti, che inizia il percorso verso la Resurrezione.

L’appuntamento con “Passione di Cristo – Voci, immagini, suoni” è per questa sera, alle 20.30, in Piazza Matteotti.

 

 

 

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