RUVO FESTEGGIA SAN CLETO, PATRONO MINORE DELLA CITTA'
Domenica 26 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 19.15, le porte del Purgatorio saranno aperte a cittadini e turisti in occasione della festa di San Cleto.
Sarà possibile visitare l’ipogeo sottostante la Chiesa, nel quale si trova “La grotta di San Cleto”, cisterna di epoca romana, probabilmente usata per l’approvvigionamento idrico della città o per rifornire un vicino impianto termale.
Questo luogo divenne rifugio per i primi cristiani ruvesi perseguitati, come dimostrato dall’esistenza di numerosissimi cunicoli utili per la fuga. La tradizione infatti vuole che san Pietro, avendo la necessità di costituire un nucleo cristiano stabile a Ruvo, nominò vescovo san Cleto, futuro terzo papa. Il primo vescovo di Ruvo, dunque, avrebbe riunito i suoi fedeli all’interno di questa grotta per svolgere le varie celebrazioni sacre. Tuttavia non è certo che san Cleto sia stato il primo vescovo di Ruvo, poiché è storicamente accertato che la diocesi di Ruvo sia stata fondata nell’XI secolo ed il primo vescovo sia stato Gioacchino de Zonicis, eletto nel 1090.
La diffusione della leggenda di un san Cleto fondatore della diocesi ruvestina deriverebbe dalla volontà del papato in età normanna di ricondurre all’ortodossia le chiese greche del sud, stabilendo un diretto e antico legame con la chiesa romana.
C’è da sottolineare come la festività in onore del patrono minore della nostra città sia finita nel dimenticatoio.
(foto “Grottasancletoruvo” di Forzaruvo94 – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0)