Disposizioni diocesane per le celebrazioni della Settimana Santa
Disposizioni diocesane per le celebrazioni della Settimana Santa 2020
“Carissimi presbiteri, diaconi, consacrati e fedeli tutti della Chiesa di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi,
alla luce della difficile situazione che stiamo vivendo per il rapido evolversi dell’epidemia da coronavirus e a seguito delle ulteriori misure restrittive, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, visti il Decreto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti e gli Orientamenti per la Settimana Santa della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, entrambi del 25 marzo 2020,
dispongo
- riguardo ai luoghi, ai soggetti, ai tempi e ai modi delle celebrazioni che:
1.a i luoghi dove si svolgeranno le celebrazioni sono la Chiesa Cattedrale di Molfetta e le Chiese parrocchiali della Diocesi;
1.b i Presbiteri celebrino i Riti della Settimana Santa senza concorso di popolo. I presbiteri anziani o con problemi di salute sono dispensati dal partecipare alle celebrazioni e invitati a rimanere nelle proprie abitazioni unendosi in preghiera. I sacerdoti che lo vorranno, potranno ritrovarsi in una Chiesa parrocchiale e concelebrare insieme, a condizione che tra celebranti e ministranti non si superi il numero di 8 persone, come da accordi tra la Segreteria Generale della CEI e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica;
1.c qualora il presbitero celebri nella propria Chiesa parrocchiale, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, di un lettore, di un cantore, di un organista e, eventualmente, due animatori della comunicazione, che si atterranno ai consigli forniti dall’Ufficio Comunicazioni Sociali. Anche in questo caso si dovranno obbligatoriamente rispettare le misure sanitarie (distanza fisica, mascherina, guanti);
1.d per ricevere la S. Comunione ci si attenga alle disposizioni in vigore. Solo chi presiede la celebrazione, per ultimo beve al calice e lo purifica; gli altri sacerdoti e/o diaconi si comunicano per intinzione;
1.e le celebrazioni della Settimana Santa da me presiedute in Cattedrale saranno trasmesse in diretta su Teledehon (canale 18 e in HD 518), secondo il seguente calendario:
- 5 aprile: Domenica delle Palme – ore 09.30
- 9 aprile: Giovedì Santo – ore 18,00
- 10 aprile: Venerdì Santo – ore 18,00
- 11 aprile: Veglia Pasquale – ore 20,00
- 12 aprile: Domenica di Pasqua – ore 09,30;
1.f le celebrazioni parrocchiali non si sovrappongano, per quanto è possibile, agli orari sopra indicati, per consentire a quanti lo desiderano di seguire le celebrazioni attraverso Teledehon;
1.g i fedeli vengano avvisati degli orari delle celebrazioni perché possano unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni e, eventualmente, partecipare tramite i mezzi di comunicazione telematica in diretta. In ogni caso potranno dedicare un congruo tempo alla preghiera, valorizzando soprattutto la Liturgia delle Ore;
- riguardo allo svolgimento delle celebrazioni, tenuto conto di alcune variazioni, che ci si regoli come segue:
2.a La Domenica delle Palme
In Cattedrale si adotterà la seconda forma prevista dal Messale Romano, con la benedizione dei rami d’ulivo. Nelle altre Chiese non è consentita la benedizione dei rami di ulivo e la processione, nonché la distribuzione, in qualsiasi forma, dei ramoscelli alle famiglie; è prevista solo la celebrazione della S. Messa con la proclamazione del Passio nella forma lunga o breve;
2.b Il Giovedì Santo
Nella Messa in Coena Domini si omette la lavanda dei piedi e la processione conclusiva con il Santissimo Sacramento. L’Eucaristia, dopo un momento di Adorazione, verrà riposta nel Tabernacolo.
2.c Il Venerdì Santo
La Commemorazione della Passione del Signore seguirà quanto è previsto dal Messale Romano. Nella preghiera universale si introdurrà una speciale intenzione per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti (Allegato 1).
Per l’Ostensione della Santa Croce si segue la prima forma. Il sacerdote in piedi davanti all’altare scopre alquanto la parte superiore della Croce, poi il braccio destro ed infine la scopre interamente, dicendo ogni volta “Ecco il legno della croce…”. Segue l’Adorazione della Croce. L’atto di adorazione alla Croce mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
2.d La Veglia Pasquale
All’inizio della veglia o lucernario, omessa l’accensione e la benedizione del fuoco, si accende il cero e, senza alcuna processione, si esegue subito l’annunzio pasquale (Exultet). Segue la “Liturgia della Parola”. Si proclamino almeno tre letture dell’Antico Testamento; non si ometta la terza lettura, tratta dal cap. 14 dell’Esodo. Per la “Liturgia battesimale” si rinnovano solo le promesse battesimali, omettendo la benedizione dell’acqua e l’aspersione. La Celebrazione continua poi come previsto dal Messale Romano. Non è assolutamente consentita la distribuzione, in qualsiasi forma, delle boccette con l’acqua benedetta alle famiglie.
2.e Il Sacramento della Penitenza
In caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, ovvero il dispiacere di aver offeso Dio, Sommo Bene, e il proposito di non offenderlo più, accompagnati dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il Confesso a Dio onnipotente, l’Atto di dolore, l’invocazione “Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me”) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cf. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina de Sacramento Paenitentiae, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
2.f La Messa Crismale
È rinviata a tempi più opportuni, così da consentire la piena partecipazione di presbiteri e laici. Il Consiglio Episcopale Permanente offrirà un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi di Roma. Ricordo che, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l’olio per l’Unzione degli infermi (cf. Sacramento dell’Unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, n, 21 e 77bis);
- riguardo alle celebrazioni dei Sacramenti, alle espressioni della Pietà popolare e alla Visita Pastorale che:
3.a le celebrazioni dei Sacramenti del Battesimo (tranne il Battesimo in articulo mortis), della prima Confessione, della prima Comunione e della Confermazione, come anche la Visita Pastorale nelle parrocchie, sono sospese fino a nuove disposizioni, superata l’attuale emergenza;
3.b dal momento che le espressioni della pietà popolare e le processioni dei misteri della passione di nostro Signore sono un tutt’uno con le celebrazioni del Triduo pasquale e risulterebbe fuori contesto celebrarle in altre date lontane dalla Pasqua, per quest’anno vengono abolite. Non si manchi, però, di pregare personalmente nelle proprie abitazioni utilizzando anche i testi devozionali della pietà popolare. Tuttavia, accogliendo le indicazioni della Santa Sede, stabilisco che il prossimo 15 settembre, memoria liturgica della Beata Vergine Maria Addolorata, si svolga in ogni città della Diocesi la processione dell’Addolorata. Nella città di Ruvo, invece, si porterà in processione il gruppo statuario degli Otto Santi, ricorrendo quest’anno il primo centenario della loro realizzazione. Le processioni si svolgeranno nelle ore pomeridiane e non dovranno durare più di tre ore.
Mentre vi invito ad intensificare la preghiera per chiedere a Gesù Cristo, Salvatore del mondo e Speranza che mai ci delude, di fermare la diffusione distruttiva del coronavirus, di guarire i malati, di preservare i sani, di sostenere chi opera per la salute di tutti, di accogliere nella sua misericordiosa clemenza le persone decedute, invoco sulle vostre case e famiglie, per la potente intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, la benedizione di Dio”.