Cronaca

Disastro ferroviario Bari-Nord: bilancio vittime definitivo. Costituito pool di magistrati per le indagini

Il bilancio del disastro ferroviario sulla linea Bari Nord nella tratta Corato – Andria è definitivo: 23 morti, 52 feriti e nessun disperso.

I corpi delle vittime saranno consegnati ai loro cari venerdì sera, 15 luglio, mentre le esequie, secondo quanto afferma il Prof. Francesco Introna, responsabile del Dipartimento di Medicina Legale del Policlinico di Bari, si svolgeranno sabato mattina secondo modalità da definire. Introna, poi, aggiunge che nel pomeriggio e venerdì si effettueranno accertamenti radiologici e autopsie. Si procederà alla Tac di tutti i corpi e altre indagini identificative.

Questo pomeriggio il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, renderà omaggio alle vittime e conforterà i loro familiari recandosi nella sala ardente allestita nel Policlinico di Bari.

L’inchiesta

Intanto sono stati iscritti nel registro degli indagati i due capistazione di Corato e Andria per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. La direzione di Ferrotramviaria ha deciso di sospenderli in via cautelare. Tuttavia pare che la lista degli indagati sia destinata ad allungarsi.

Il capostazione di Andria è affranto ma ai giornalisti di Repubblica e La Stampa ha dichiarato che sì, lui ha alzato la paletta verde per far partire il treno ma non sapeva che stesse giungendo un altro da Corato. Ma non è stata solo colpa sua. C’era molta confusione, i treni erano in ritardo…non esiste, quindi, un solo colpevole.

Il procuratore aggiunto del Tribunale di Trani, Francesco Giannelli ha costituito un pool di cinque sostituti, i cui nomi sono top secret, che indagheranno sul disastro a vari livelli.

Si intende accertare la dinamica dell’incidente, che sarà ricostruita dalla Polizia Ferroviaria; individuare le responsabilità dei singoli; e accertare il rispetto degli standard di sicurezza oltre il motivo per cui, nonostante i finanziamenti, l’ammodernamento della linea, nel tratto da Corato a Barletta, sia in forte ritardo.

(Fonte RaiNews)

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