Disastro Ferrotramviaria: notificati avvisi di garanzia a nuovi indagati
Sarebbero quasi tutti dipendenti della Ferrotramviaria S.p.A. i nuovi indagati nell’ambito dell’ inchiesta sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016, sulla tratta Corato – Andria, in cui morirono ventitré persone e rimasero ferite cinquanta. Tra le vittime, il quindicenne ruvese Antonio Summo.
Il Pm a capo dell’inchiesta, Francesco Giannella, ha disposto la notifica degli avvisi di garanzia.
Ricordiamo che sono già indagate sei persone. Al presidente del CdA e rappresentante legale, Gloria Pasquini, al direttore generale, Massimo Nitti, e al direttore dell’esercizio, Michele Ronchi sono contestati i reati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime. Altri indagati sono il capotreno Nicola Lorizzo, Vito Piccarreta, capostazione di Andria e Alessio Porcelli, capostazione di Corato.
In base alla legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, è indagata anche la Ferrotramviaria S.p.A.
Inoltre, la Procura di Trani contesta una nuova ipotesi di reato, la “rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro” (art. 437 c.p.), che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni. La norma farebbe riferimento all’obsolescenza e violazione delle norme di sicurezza del “blocco telefonico”, sistema adoperato sulla tratta Corato – Andria.
Quasi certamente, sarà disposta la ricostruzione multimediale dell’incidente ferroviario e anzi, i magistrati stanno valutando se richiedere al giudice delle indagini preliminari una ricostruzione “dal vivo” delle fasi e dei modi in cui si è svolto il disastro del 12 luglio: questo esperimento giudiziale consiste nella osservazione del tragico evento attraverso la riproduzione dei fatti e la simulazione del suo svolgimento.
(Fonte “lagazzettadelmezzogiorno.it”)