Attualità

Disastro 12 luglio: la delusione dei parenti ai microfoni di Pinuccio. Emiliano ascoltato in Commissione

Abbandonati e beffati si sentono i parenti delle ventitré vittime e dei feriti del disastro ferroviario del 12 luglio scorso, sulla tratta Corato-Andria, gestita dalla Ferrotramviaria S.p.a.

Lo hanno ribadito ai microfoni del comico barese Pinuccio, inviato del tg satirico “Striscia La Notizia”, andato in onda ieri.

Daniela Castellano, figlia di Enrico, fondatrice dell’Associazione Astip (Associazione Strage Treni in Puglia), ha sottolineato come, a sei mesi dall’incidente, siano in attesa di conoscere il nome della compagnia assicurativa della Ferrotramviaria e come non abbiano alcuna idea dell’esistenza di una copertura o meno.

«Il mio avvocato» prosegue Daniela Castellano «fu contattato telefonicamente per una proposta. L’incidente di mio padre era stato calcolato alla stregua di un incidente stradale». Inaudito!

E i 10 milioni di euro di risarcimento promessi a familiari delle vittime e feriti? Non è stato erogato nulla, al momento. La macchina burocratica procede a rilento.

Inoltre, i feriti non hanno ricevuto alcun aiuto. Abbandonati dalle istituzioni, hanno dovuto provvedere autonomamente alle spese delle degenze ospedaliere.

Non sono arrivati a destinazione, poi, i soldi raccolti mediante sottoscrizioni spontanee a favore dei familiari delle vittime e dei feriti della strage, per aiutarli a sostenere le spese mediche e legali.

Pinuccio conclude l’intervista con un appello al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, affinché si onorino le promesse in modo efficace ed efficiente.

E proprio nella giornata di ieri, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, è stato ascoltato dalla Commissione di inchiesta sugli Infortuni sul Lavoro, in relazione al disastro ferroviario.

Per Emiliano,  è necessario attribuire più poteri di controllo alle Regioni sulle ferrovie concesse, affinché diminuiscano i rischi di incidenti per viaggiatori e dipendenti. Non possono limitarsi solo «a girare i soldi che ricevono dallo Stato verso i concessionari».

«Ho suggerito di consentire» prosegue il governatore pugliese in una nota «anche a più Regioni, perché ce ne sono alcune che sono troppo piccole, e non solo allo Stato centrale, di costituire uffici dotati di competenze tecniche per fare i controlli sulle ferrovie concesse, secondo il principio che due occhi vedono meglio di uno. Questo, forse, non avrebbe impedito l’incidente in questione, ma forse ci saremmo dati una possibilità in più».

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