Il “Dio Stupore” dalla pietra leggera di Max Di Gioia
Di fuoco e di terra, modellate dall’acqua e accarezzate dal vento. Nelle pietre i quattro elementi primari che, uniti e separati dall’Amore e dall’Odio, secondo il filosofo Empedocle, danno vita a molteplici forme.
Quindi nelle pietre c’è il mondo in tutte le sue contraddizioni e non dovrebbe stupire che le pietre, metafora di grevità e durezza, si compenetrino nell’aria, diventino leggere.
Di certo non si stupisce Massimiliano Di Gioia, per tutti Max, che ieri sera ha svelato l’opera “Il Dio Stupore” dinanzi al Museo Jatta di Ruvo di Puglia. L’opera è il primo capolavoro di stone balancing – di pietre poste in equilibrio una sull’altra – realizzato in Puglia ed è espressione di land art, di “paesaggio ed elemento naturale” che diventa opera d’arte grazie all’uomo…ma sappiamo anche che la stessa Natura è capace di creare magnifiche sculture e singolari disegni.
Il disvelamento dell’opera è stato preceduto dalla creazione, in loco, di due piccole sculture in stone balancing: le persone, intorno, in religioso silenzio, seguivano i movimenti di un concentratissimo Di Gioia nella ricerca dei giusti equilibri tra “vuoto” e “pieno”, tra materia ed aria.
Di certo non cadrà il “Dio Stupore”, l’allestimento del quale ha trovato il placet della Soprintendenza di Bari ed è stato preceduto da un rigoroso iter burocratico teso a garantire la sicurezza. L’opera, ispirata al tema dell’equilibrio e della vertigine, con un volto arcaico inclinato, in omaggio alla posa del Talos morente, ha una connessione con le installazioni di “Luci e Suoni d’Artista 2017 – La vertigine e l’equilibrio”. E il Dio Stupore è il Dio della sensazione che si prova quando ci si lascia coinvolgere dalla vertigine del mondo e ne si coglie la verità. Una verità che lascia stupiti e meravigliati. Uno stupore e una meraviglia che infondono il desiderio di essere creatori pazienti del proprio destino.
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«Oggi si realizza un mio sogno. – dichiara Max Di Gioia – Si realizza il sogno di creare un’opera per la mia città, davanti al Museo Jatta. Ringrazio l’assessora alla Cultura Monica Filograno, il sindaco Pasquale Chieco per avermi permesso di creare “Il Dio Stupore” qui. Ma i ringraziamenti vanno a chi ha collaborato nella realizzazione dell’opera. Vanno a Giuseppe Gattullo della Edil & Service di Gattullo srl, a Luigi Sparapano della Tecnoworld srl, a Pasquale de Filippo della DIMEG – diffusione marmi e graniti srl, a Carmine Pagano, a Felice Di Gioia, a Vincenzo Berardi, a Domenico Brucoli, a Giuseppe Cucumazzo».
Ma i ringraziamenti vanno anche a Mariella Milani, arciera della ASD Arcieri Rubis “Biagio Todisco” e collega di frecce, faretra e arco di Massimiliano Di Gioia le cui doti di pazienza, determinazione, concentrazione impiegate nel centrare il bersaglio sono applicate anche allo stone balancing.
Massimiliano Di Gioia, come ricordato in altra occasione , si è distinto con l’installazione “La famiglia”, nella categoria “balancer emergente”, al BAWI ITALY 2017 (Balance Art World International), svoltosi a Massa Lubrense, lo scorso settembre.
Le foto di rito con il sindaco Pasquale Chieco, l’assessora alla Cultura Monica Filograno, il direttore artistico di “Luci e Suoni d’Artista” Vittorio Palumbo, il consigliere Antonio Mazzone, familiari e amici concludono la serata.
“Il Dio Stupore” stupirà ruvesi e non sino alla fine delle Festività Natalizie. Un periodo sufficiente affinché tutti (ri)acquistino la capacità di stupirsi e meravigliarsi del Creato e delle sue leggi.