DIMISSIONI ASSESSORE DE PALO: LA LETTERA PROTOCOLLATA
Ci giunge nota delle dimissioni dell’Assessore alla Cultura, allo sport e al turismo, Pasquale De Palo De Palo che pubblichiamo integralmente:
“Egregio Sindaco, caro Vito,
mi trovo a doverti inviare una missiva formale riportante tale oggetto (dimissioni ndr) di certo non col cuore sereno né con quel senso di liberazione che avrei pensato di vivere sgravandomi delle montagne di responsabilità che un piccolo assessore di un piccolo comune ha su di sé, condividendole col suo Sindaco.
In prima battuta devo ringraziarti, e non mancherò mai di farlo anche pubblicamente, perché sin dal primo giorno hai mostrato fiducia e stima nei confronti del sottoscritto. Sentimenti non solo istituzionalmente dovuti, ma anche personalmente vissuti che spero di aver dimostrato come totalmente corrisposti nei confronti della Tua persona.
Insieme a Te alla Giunta abbiamo stravolto questo Paese sul fronte culturale, sportivo, delle politiche giovanili e del turismo. L’elenco delle cose fatte sarebbe lunghissimo ed inutile, perché insieme abbiamo patito, con gli altri colleghi assessori, le mille difficoltà di percorsi che il buon senso avrebbe visto come semplici, scontati, facili.
Le mie dimissioni derivano da una totale, immodificabile, grave e devastante inagibilità politica per lo scrivente di proseguire insieme a Te e alla Giunta il processo di trasformazione di questa Città. Inagibilità politica dettata da un bilancio mostruosamente ingessato e per il quale, pur con tagli insanguinati, continuiamo a non riuscire a quadrare grazie anche all’assenza di alcune azioni strutturali negli anni precedenti, al caro Stato nazionale che fa cassa con i comuni grazie all’Europa governante in Italia, iniziata con Monti ed in fase di completamento con Renzi.
Alla luce di tutto questo ovviamente la mia responsabilità etica, morale, politica e personale mi impone le dimissioni perché mai avrei dato da amministratore la priorità agli assi culturali, turistici e sportivi rispetto al funzionamento per esempio delle scuole o al sostegno alle povertà (perché di politica di contrasto alla povertà non posso purtroppo parlare in questo comune), ma mai neanche mi avrebbe potuto portare a percepire l’indennità di 380,00 Euro/mese per non fare nulla, non avendo in previsione nessun euro a disposizione del bilancio, neanche quelli necessari per cofinanziare altri finanziamenti sulla spesa corrente derivanti da altri pubblici e/o privati.
La mia scelta spero diventi simbolica di una situazione dell’ente mostruosamente compromessa. Più volte ho avuto modo di dire che, nonostante l’assetto giuridico vigente della governance dei comuni, noi politici amministratori, soprattutto gli eletti, sindaco in primis, devono rispondere ad un consenso attestato, devono rappresentare un volere popolare in amministrazione, mentre in questo Ente i nostri diretti collaboratori, non tutti ma quelli inseriti in alcuni settori strategici, si preoccupano esclusivamente di interpretare le norme nelle modalità più rigide e comode possibili per le proprie responsabilità e carichi di lavoro, senza minimamente pensare a quale riflesso questo possa avere sulla città.
Le mie dimissioni sono pure motivate da un altro aspetto evidente: mai nessun cittadino, associazione, ente di qualunque sorta sinora avrebbe potuto dire che il Settore sul quale il sottoscritto ha avuto sino ad oggi la diretta responsabilità non abbia garantito le parole date, ma dovendo di fatto, in questo momento, per motivi di bilancio, contravvenire a questo minimo segno di rispetto verso i suoi concittadini, non potendo loro garantire nulla da oggi sino a data da destinarsi è evidente che debba assumersi le sue responsabilità politiche.
Sicuramente avrei potuto fare meglio, caro Sindaco, ma ti garantisco con tutta la sincerità che mi contraddistingue, che ho fatto il massimo per contribuire insieme alla Giunta al miglioramento del luogo nel quale viviamo. Scusami per i miei errori che mai sono stati voluti, sebbene, coerentemente con la mia indole, quello che faccio, solitamente, cerco di farlo al meglio capendo per altro subito quando e dove non sono utile.
Insieme abbiamo fatto la storia di questo Comune e questo nessuno potrà cancellarlo, né mai nessuno potrà tacciare Te, la nostra Giunta e la Tua amministrazione di mancata attenzione alla cultura, al turismo, allo sport e alle politiche giovanili.
Ad oggi margini che facciano intravedere una mia utilità nella compagine amministrativa non ve ne sono, anzi, paradossalmente, queste mie dimissioni sono più utili della mia permanenza e del mio impegno.
Ovviamente, senza ombra di dubbio, resto a disposizione Tua, qualora lo ritenessi utile, fuori dall’amministrazione, perché io e Te amiamo questa città e continueremo a farlo, e quello che abbiamo fatto lo rifaremmo e, soprattutto, ci auguriamo che chi verrà dopo non lo distrugga, anzi lo coltivi e porti Ruvo a quello sviluppo che merita.
Con stima e gratitudine
Pasquale De Palo”
PASQUALE NON MOLLARE! TI VOGLIAMO SINDACO SUBITO!!