DIECI ANNI SENZA BIAGIO TODISCO…
“La descrizione di un attimo, le convinzioni che cambiano e crolla la fortezza del mio debole per te… anche se non sei più sola perché sola non sai stare e credi che dividersi la vita sia normale ma la mia memoria scivola mi ricordo limpida la trasmissione dei pensieri la sensazione che in un attimo qualunque cosa pensassimo poteva succedere…”
E poi caro Biagio cos’è successo! Siamo qui a ricordare dieci anni senza te, ma è come se quel momento non fosse mai accaduto, perché il tuo sorriso è qui accanto a noi. Rivedo le foto, le faccio scorrere rapidamente e collego a ciascuna un momento nel quale hai contagiato coloro che erano al tuo fianco. Un grande sportivo come te, che ha vissuto col cuore in mano, capace di dare tutto sé stesso in ogni momento cos’è successo! Una freccia improvvisa e inaspettata ha fatto breccia nel tuo cuore, tradito la vita ma regalato un’autostrada di emozioni sul tuo nome, per la tua storia.
“aspettami oppure dimenticami”… e con te era impossibile dimenticarti, perché hai lasciato in eredità una valigia di valori che era impossibile non innaffiare di energia positiva, di vita. Il calcio la tua grande passione, a difesa dei colori nero-azzurri della tua città, dell’As Ruvo prima, dell’US Ruvese poi! La vita ha scherzato sempre con te: un grande milanista come te che indossa i colori nero-azzurri! Ci sta!
Poi il tennis, il tiro con l’arco, il pattinaggio e una polisportiva che andasse oltre gli interessi comuni, ma fosse palestra di talenti, luogo in cui crescere uomini anziché semplici atleti.
“Mi hanno detto dei tuoi viaggi”… della tua divisa e del tuo ruolo in Marina, 1° Maresciallo SSAL/FR, rappresentata degnamente la patria, la nostra Italia!
Quella divisa che ti ha avvolto nel momento in cui hai deciso che poteva finire qui la tua vita terrena! E poi la tua famiglia, straordinariamente pronta ad accogliere un momento così doloroso, che ti cambia la vita, te la stravolge. E, invece, loro sono qui, uniti, stretti tra loro, pronti anche loro a gettare il cuore oltre l’ostacolo! E così nello sport hanno continuato il tuo progetto! Mariella in prima linea: ama scoccare le frecce dall’arco, una passione da te ereditato e la sua carriera di tutto rispetto con vari titoli collezionati, ai campionati regionali, podio conquistato in diverse sfide indoor alla coppa delle Regioni. “ARCIERI RUBIS TEAM BIAGIO TODISCO” è una grande realtà e da dieci anni si propone di promuovere tale disciplina ottenendo importanti risultati, dai piccoli atleti ai ragazzi più grandi per finire con gli adulti.
Nel pattinaggio ha seminato tanto la Polisportiva Giovani Ruvesi, mettendo su, tantissimi atleti che hanno saputo distinguersi. La PGR è stata la promotrice a Ruvo di un’attività, quale quella dei pattini a rotelle, molto praticata!
“sarebbe molto più facile rincontrarci nei pensieri distesi come se fossimo sospesi ancora nell’attimo in cui poteva succedere”… ed è successo in un maledetto 27 marzo, dieci anni fa, anche se quel maledetto col tempo si è ammorbidito ed è divenuto foriero di emozioni per tantissimi ragazzi. Quella freccia che ha colpito il tuo cuore, ma che come un boomerang ha donato forza a chi ti amava e facendo splendere nuove giovani promesse sportive. E c’è chi si batte per intitolarti un impianto sportivo ruvese: battaglia fin qui inascoltata, chissà magari al prossimo amministratore realmente attento allo sport.
“e come sempre sei la descrizione di un attimo per me
e come sempre sei un’emozione fortissima
e come sempre sei bellissima”
Grazie all’autore/autrice per aver realmente interpretato l’essenza dell’anima di Biagio, grande sportivo, ma sopratutto persona leale e di gran cuore: penso realmente non avesse nemici: anzi mi sorprendeva come lui si arrabbiasse in campo, e con la stessa forza si rappacificasse con gli avversari: e quanta stima per gli avversari. Mai un commento al negativo. la sua presenza mi accompagna nelle mie sfide di vita piu’ impegnative: e come se potessi continuare a sentire la sua voce, e i suoi consigli …. e forse per questo la sua mancanza è mitigata … Sicuramente Ruvo, e lo sport, devono a lui molto: e sono convinto che uno struttura sportiva abbia bisogno del suo nome, che era persona di accoglienza per gli avversari, e di grande stimolo per i suoi compagni di squadra: anche nelle partitelle dilettantistiche, il grande mediano faceva sentire il suo cuore dalle retrovie: e poi te lo ritrovavi a calciare delle punizioni, dal tiro poderoso … Ecco perchè una culla dello sport, dovrebbe avere il suo nome: forza interiore, gioco di squadra, assunzione di responsabilità e profondo rispetto dell’avversario!