DICHIARAZIONE DI APPARTENENZA A “ITALIA IN COMUNE” DI PINA PICCIARELLI
Nel corso del Consiglio Comunale odierno, la consigliera comunale Pina Picciarelli ha dichiarato la sua apparteneza a “Italia in Comune”, salutando, di fatto, il gruppo consiliare App Dem.
“Comunico al Presidente del Consiglio, ai colleghi consiglieri e al Sindaco – ha dichiarato Pina Picciarelli nel corso del suo intervento – di aver aderito, e di rappresentare, da oggi anche in questa assise, la formazione politica di Italia in Comune.
Ho deciso di porre fine alla mia esperienza nella formazione politica App Dem, nata all’interno del Partito Democratico, le cui istanze ho cercato di rappresentare anche in qualità di capo-gruppo, perché ritengo che oggi le vicende interne al PD locale si siano evolute in una direzione che non consente più la realizzazione degli obiettivi che il gruppo si poneva o quanto meno non ritengo che ci siano più percorsi che ci possano accomunare.
App Dem nasceva anche come gruppo consiliare per rappresentare all’interno della maggioranza una visione critica e costruttiva rispetto all’azione amministrativa, con l’ambizione di provare a riportare la politica all’interno delle scelte amministrative, alla luce del totale tecnicismo dell’esecutivo, che ha relegato la politica e i suoi rappresentanti eletti ad un ruolo subalterno e puramente formale.
Un tecnicismo il più delle volte solo formale visto che nel tempo, la giunta tecnica, ha assunto una connotazione sempre più politica ma di certo non rappresentativa della collettività ruvese perché non espressione dell’esercizio del libero voto esercitato dalla comunità ruvese. Più volte abbiamo provato come App Dem a suggerire percorsi di connessione con la politica, ma sino ad oggi, chi dal primo momento ha assunto il ruolo di leader della coalizione non è ancora riuscito a fare sintesi, non da ultimo il percorso politico avviato e mai concluso scaturito dalle dimissione del Consigliere Turturo, come se ignorare o cancellare chi a questa esperienza politica ha contribuito sin dalla fase gestazionale, servisse a ricomporre.
Esattamente il contrario, lunghi silenzi e rinvii delle questioni in politica sono estremamente dannosi. Mi auguro di non dover assistere a una ulteriore mortificazione di natura politica.
In questi anni abbiamo vissuto la condizione di ingabbiamento ed immobilismo tra la legittima volontà di libera espressione e pensiero di ciascuno e il dovere politico di sostenere una maggioranza che spesso non ci ha visto coinvolti perché non allineati alla visione proposta dall’attuale tecnocrazia oligarchica.
Conosco bene quanto arduo e faticoso sia il compito di comporre visioni per averlo vissuto ed attuato negli anni in qualità di coordinatrice locale della sezione del PD, cercando sempre di anteporre l’interesse del collettivo a quello del singolo o di singoli gruppi. Per questo ho tentato negli anni di questa esperienza amministrativa, in tutti i modi, di offrire il mio contributo al raggiungimento di una composizione leale e critica della maggioranza.
Nonostante i mie sforzi avverto distanza tra una consistente fascia di ruvesi e l’Amm.ne comunale oltre che diversità di vedute, oggi incolmabili, anche all’interno di APP DEM.
Tutto questo mi porta ad assumere una posizione di distacco dal gruppo consiliare che sinora ho rappresentato in questo contesto, aderendo, come dicevo in premessa, ad Italia in Comune, una formazione politica che trae dall’esperienza sul campo la propria forza e che saprà sicuramente mettere a disposizione della locale sezione e del suo rappresentante in consiglio il bagaglio di esperienze che accoglie in sé.
Il mio senso di responsabilità, mi porterà a discutere ed approfondire con la forza politica che da oggi rappresento i provvedimenti che saranno posti nell’agenda politica. Sosterrò solo provvedimenti discussi collegialmente, anche con il partito che oggi rappresento, e non già decisioni monocratiche o giuntali di rilevanza politica.
Sarà mia cura comunicare ai referenti politici rappresentati e non in questa assise il riferimento sul territorio di Italia in Comune“.