I cambiamenti climatici, causati dall’uomo, alternando siccità e alluvioni sempre più disastrose, stanno avendo impatti drammatici sul ciclo idrologico e, in particolare, sulla disponibilità dell’acqua. Si prevede a livello nazionale una riduzione della disponibilità della risorsa idrica, che va dal 10% nella proiezione a breve termine, al 40% (con punte del 90% per il sud Italia) nella proiezione a lungo termine, ipotizzando che la crescita delle emissioni di gas serra mantenga i ritmi attuali.
A fronte di queste condizioni occorre accogliere l’appello di Papa Francesco per la cura della nostra casa comune, e in particolare di nostra sorella acqua. Accrescere la nostra consapevolezza individuale, familiare, di comunità, e cambiare gli stili di vita, i comportamenti sociali e le regole e politiche della nostra convivenza con l’altro e la natura.
Qual è lo stato di salute del nostro Acquedotto Pugliese?
Quali strategie perchè Ruvo sia “città spugna” ovvero sia capace di trattenere l’acqua quando si verifica un forte temporale?
E le fontanine in città?
La Comunità parrocchiale, guidata da don Gaetano Bizzoco, invita al terzo appuntamento del percorso nel Tempo del Creato:
Lunedì 25 settembre ore 20,00
dibattito nella Sala Otthiagono
Ruvo città spugna. La cura di “sorella acqua”
Ne parliamo con
Michele D’Ingeo, cultore di storia locale
Piervito Lagioia, Manager Struttura Territoriale Operativa Ba/Bat Acquedotto Pugliese Spa
Antonio Mazzone, assessore Ambiente e Territorio Comune di Ruvo di Puglia
Modera
Luigi Sparapano, presidente parrocchiale di AC
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