DIBATTITO INTORNO AL LIBRO DI CITELLI “L’OLIVETTI DOPO ADRIANO”
È possibile pensare il futuro, pensarlo nella città, pensarlo nel lavoro, interpretarlo e leggerlo senza necessariamente né “subirlo” né “aggredirlo”?
La rivoluzione di Adriano Olivetti, la sua visione, la sua eredità come pretesto per discutere di lavoro, innovazione, comunità, nella tappa ruvese del “Festival della complessità”, in programma mercoledì 26 luglio, alle ore 19.00 in corso Cavour 46, sotto i tigli nel largo davanti alla Libreria L’Agorà.
Il dibattito ha per titolo “IL FUTURO CONTEMPORANEO lavoro, innovazione, comunità”.
Partendo dal suo fortunato volume “L’Olivetti dopo Adriano”, Mario Citelli dialogherà con Francesco Stolfa, Assessore al Lavoro del Comune di Ruvo di Puglia e giuslavorista, e con Chiara Scardicchio, docente di pedagogia sperimentale presso l’Università di Foggia.
L’appuntamento, incluso nel programma di “Relazioni”, la rassegna ideata e realizzata dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali, è compreso nell’ambito del Festival della Complessità 8^ edizione promosso da AIEMS.
L’autore: abruzzese, classe 1950, Mario Citelli si è laureato a Bari, nel 1974, in Scienze dell’Informazione con una tesi su Tecnologia e Territorio. Manager in Aziende di Informatica, Telecomunicazioni e Servizi, è stato tra l’altro in Olivetti (diventando anche assistente dell’Amministratore Delegato Franco Debenedetti), in France Telecom come PDG e in Telecom Italia come Amministratore Delegato di Reseau, Società di consulenza strategica del Gruppo.
Attualmente collabora con Elserino Piol in una nuova Società, NEON srl, di cui è AD, che opera come scout e advisor per Start Up. È anche scrittore e giornalista.
Il libro “L’Olivetti dopo Adriano” analizza i diversi aspetti e le diverse fasi della vicenda Olivetti, dalla storia della filiera industriale e della meccanica di precisione (la macchina per scrivere), passando poi all’elettronica e all’informatica distribuita, per finire con le telecomunicazioni: i passaggi tra questi tre tipi di industria, e la dialettica tra proprietà e management.
Una lettura aperta e senza pregiudizi di quella esperienza, utile oggi come esempio e come stimolo.