Danni da cinghiale: l’Ente Parco non ha ancora ricevuto alcuna risposta dalle amministrazioni
Dal 2013 l’Ente Parco chiede ai tavoli convocati presso le diverse Amministrazioni (Prefettura, Regione, Provincia) ed alle Amministrazioni e società che gestiscono la rete stradale presente nel territorio del Parco e nelle sue prossimità, di adottare azioni di prevenzione degli incidenti stradali causati da fauna selvatica, in particolare da cinghiali.
Tale richiesta è stata, in ultimo, ribadita con la nota n. 1501 del 14 aprile scorso in considerazione dell’aumento degli incidenti stradali causati da cinghiali ad autovetture, rappresentando ancora una volta anche la necessità di porre adeguata segnaletica stradale su tutte le arterie stradali statali e provinciali che attraversano il Parco.
L’Ente Parco non ha ancora ricevuto alcuna risposta.
Alcuni consigli dall’Ente:
L’obiettivo è di predisporre in modo diretto interventi idonei a scongiurare la maggior parte dei sinistri, quali, ad esempio: l’utilizzo di sottopassaggi o sovrapassaggi (i cd. “ecodotti”); l’utilizzo di recinzioni lungo i tratti stradali sui quali è frequente questo tipo di incidenti; l’uti1izzo di catarifrangenti, a riflesso direzionale, posti a bordo strada a distanza di 10-25 metri uno dall’a1tro (in questo caso si sfrutta il riflesso dell’immobilizzazione indotto dal fascio luminoso dei fari sull’animale: se il fascio di luce, deviato dai catarifrangenti, investe l’ungulato ai lati della carreggiata, blocca l’animale e gli impedisce di invadere improvvisamente la sede stradale. Esistono, peraltro, anche misure di prevenzione indirette, come la predisposizione di adeguata e specifica segnaletica stradale di pericolo ovvero la diffusione di campagne di educazione volte a modificare l’atteggiamento degli automobilisti al volante. Si resta in attesa di riscontro e convocazione.