“Danni al prof. di ginnastica” quattro rinviati a giudizio

Tratto da “La Gazzetta del Mezzogiorno” di sabato 2 aprile.

Scatta un secondo processo per i fatti accaduti al Liceo Scientifico “O. Tedone”.

Lo ha disposto il GUP del tribunale di Trani per accuse di violenza privata, abuso d’ufficio e dimissione d’atti d’ufficio.

Un lungo e duro braccio di ferro segnato da denunce penali, che ora conta un secondo processo. Quello disposto dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Trani, Francesco Messina, che ha rinviato a giudizio quattro imputati che si sarebbero resi responsabili di episodi ai danni del professore di educazione fisica Domenico Guastamacchia.

Ancora una volta sullo sfondo il Liceo Scientifico Tedone di Ruvo di Puglia. Cosi com’era accaduto per altri presunti illeciti per cui lo stesso gup Messina ad Ottobre 2014 rinviò a giudizio quattro imputati di una lista che originariamente ne contava 18.
Quell’indagine fu denominata inchiesta sui PON (Programmi Operativi Nazionali) ma il rinvio a giudizio (il relativo processo è tuttora in corso) non riguardò supposti illeciti sui PON ma altri presunti reati che sarebbero stati commessi al «Tedone» dal 2007 al 2009.

La nuova serie di rinvii a giudizio riguarda, l’ex dirigente scolastico del liceo scientifico ruvese, Biagio Pellegrini (già imputato nel distinto processo); la prof.ssa Rosaria Cappelluti; sua figlia Elena Albanese; e Fortunata Terrone, in qualità di dirigente scolastico dell’Istituto Industriale «Jannuzzi» di Andria. Pellegrini è accusato di violenza privata perché, secondo la Procura, avrebbe posto «in essere atti ritorsivi e minacciosi» nei confronti della preside dell’lTC di Ruvo di Puglia che si era rifiutata (eccependone l’inammissibilità) di fargli conoscere il contenuto degli atti della riunione del collegio dei docenti dell’11 Settembre 2012 a cui Guastamacchia (che in quella scuola era stato trasferito) aveva partecipato facendo alcune osservazioni. Lo stesso Pellegrini è accusato in concorso con Cappelluti e Albanese di abuso d’ufficio e corruzione.

Secondo l’accusa, Pellegrini avrebbe assegnato ad Albanese un incarico di tutoraggio per il progetto «corso di teorie e tecniche della comunicazione» per procurarsi, in cambio, confidenze fatte da Guastamacchia alla madre Cappelluti nel corso della riunione del Dipartimento di Educazione Fisica, tenutosi il 4 Settembre 2009. L’incarico all’Albanese sarebbe avvenuto in violazione del principio d’imparzialità (cui è tenuta la Pubblica Amministrazione) per «evidente conflitto d’interesse».

Risponde, invece, di omissioni d’atti d’ufficio il dirigente scolastico Terrone, la quale, secondo l’accusa, avrebbe ritardato di evadere una richiesta d’accesso agli atti presentata da Guastamacchia, precludendogli la possibilità di difendersi opportunamente in una causa intentata contro il preside Pellegrini dinanzi al Tribunale del Lavoro di Bari. Il processo inizierà il 25 Maggio davanti al Tribunale Collegiale di Trani.