Dall’Arabia a Melpignano, viaggi di musica a “Ruvi’n’roll 2018”
E’ stata dedicata alle ventitré vittime del disastro ferroviario del 12 luglio 2016, ai loro sogni, aspirazioni, gioie e affanni interrotti, la seconda e ultima serata di “Ruvi’n’roll 2018”, il festival di musica rock, reggae “and more” organizzata dal Collettivo 304 e inserita nella rassegna estiva “Innesti” a cura degli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali.
La quarta edizione della rassegna fondata nel 1993 da Nunzio Iurilli, Giovanni Brucoli e Angelo Pasculli, con i Badoo 304, per dare visibilità a band e solisti emergenti ruvesi e di altre città vicine, si è conclusa con un tris di performance che ha disegnato diverse geografie e vissuti. Perché la musica racconta la vita e i suoi luoghi.
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Dai “Suoni del mondo” di Vito El Muezzin Marinelli con un sofisticato dj set dai colori e dai profumi di notti mediorientali agli indie-pop Misga, formazione di giovanissimi andriesi. La chiusura è stata affidata all’Orchestra Popolare della Notte della Taranta nell’unica tappa prima del Concertone a Melpignano. E non sono stati pochi coloro che si sono liberati, sia pure per qualche ora, delle proprie angosce al ritmo dei tamburelli, del flauto di Pan, dei violini e della voce degli orchestrali.
Come la prima, anche questa una serata dalle “vibrazioni positive”, leit-motiv di Ruvi’n’roll 2018.