Da Verdi a Parisi, preghiera e arte nel concerto “Stabat Mater Dolorosa”
“La Vergine degli Angeli” di Verdi, “Pietà, Signore” del barocco Stradella, “Requiescat in pace” di Luigi Cirenei ed “E venne il giorno” di Antonio Parisi sono stati alcuni pezzi dell’intenso repertorio del concerto “Stabat Mater Dolorosa”, eseguito ieri sera, nella Chiesa del Purgatorio, dall’Orchestra da Camera “Basilio Giandonato” e il Coro della Confraternita del Purgatorio, diretti dal Maestro Rocco Di Rella. Ospite di eccezione il soprano Lucia De Bari.
Note e parole che hanno consolato il dolore della Madre per la perdita del proprio Figlio Innocente e, al contempo, hanno impreziosito ulteriormente la visione del meraviglioso polittico cinquecentesco dello ZT raffigurante la Madonna con il Bambino, i patroni di Ruvo di Puglia San Cleto, San Biagio e San Rocco con oranti e la statua della “Pietà” che sabato pomeriggio, dalle ore 17.00, partirà dalla chiesa per procedere lungo le vie della città.
In una navata della Chiesa, nel frattempo, scorrevano le immagini in bianco e nero della processione della “Pietà” nel corso degli anni, testimonianza di una devozione sempre fervente.
Don Grazio Barile, cappellano presso il Cimitero Monumentale, ha sottolineato lo stretto legame tra preghiera e musica: il concerto di ieri sera è stato una preghiera d’amore rivolta al Signore. Oltre a essere un’ulteriore testimonianza della potenza del genius loci, dell’amore dei ruvesi per la musica. Sia come esecutori che come fruitori. Il luccichio negli occhi, anche nei bambini, e il sorriso di alcuni tra gli spettatori, soprattutto di veneranda età accarezzati dai ricordi di infanzia, ieri sera lo hanno confermato.