DA RUVO…ALLA CLAUSURA: STORIA DI UNA VOCAZIONE SUCCESSA TRA NOI!
Una ruvese ha avviato il suo noviziato presso l’Ordine delle Sorelle Povere di Santa Chiara a Bisceglie. Hanno voluto condividere con noi questo momento.
Con gioia accogliamo l’invito a condividervi qualcosa della nostra vita fraterna che è stata da poco arricchita dall’ingresso in noviziato di Viviana, vostra concittadina e, per tanti di voi, amica e conoscente. L’Ordine delle Sorelle Povere di S. Chiara (o Clarisse) ha origine dall’ispirazione evangelica con cui Chiara d’Assisi iniziò a seguire il Signore, sull’esempio di Francesco e dei suoi Fratelli. Con tutte le Sorelle che in brevissimo seguirono il suo esempio, inaugurò nel piccolo Monastero di S. Damiano, dove il Crocifisso aveva invitato il Santo di Assisi a riparare la casa in rovina (significando la Chiesa), una nuova forma di vita claustrale fatta di ‘altissima povertà e santa unità’. Da più di 800 anni ormai siamo presenti i tutti i continenti del mondo, con una buona speranza vocazionale. La nostra dimensione contemplativa, la bellezza semplice e lieta del nostro vivere fraterno, la libertà della nostra povertà, la gioia della provvidenza che accompagna e sostiene il nostro cammino, hanno un riverbero di condivisione con tutti quelli che vengono a visitarci e a pregare con noi, da farci sentire presenti nella storia degli uomini ‘dal di dentro’ della nostra preghiera e vita claustrale. I Monasteri sono luoghi discretamente visitati e frequentati: sono testimoni di una ricerca di bene e di fede con cui l’uomo di ogni tempo, e soprattutto di oggi, cerca quel senso in più che la vita, con le sue esigenze e contraddizioni, non riesce a dare. La nostra scelta di vita con Dio per il mondo si fa così presenza, ascolto, accompagnamento, sostegno, preghiera, come il modo forse agli occhi del mondo il più inutile, ma per chi crede, il più profondo per farci prossimi del cammino dell’uomo e del mondo.
Di Viviana, della sua storia vocazionale e del suo cammino ne parla lei stessa: nel tempo del noviziato che ha appena iniziato potrà meglio fare esperienza della nostra vita per discernere con più chiarezza e concretezza ciò che con la professione religiosa dei consigli evangelici, fra un paio d’anni, potrebbe finalmente scegliere. Dalla professione semplice alla solenne ci sarà poi un tempo congruo di alcuni anni in cui impegnarsi a diventare sempre più ciò che ha scelto. Della sua ricerca vocazionale abbiamo molto apprezzato il desiderio sincero e la serietà delle intenzioni, mentre ci ha rallegrato veder fiorire in lei una speranza nuova che va aprendo tutta la sua vita ad un sorriso di vera gioia, così come lei stessa ha sempre desiderato. Altro motivo di stupore e ammirazione è stato il cammino non facile quanto coraggioso dei suoi familiari e delle persone a lei più vicine, nel comprendere e accettare la nostra forma di vita in clausura, come un passo di fede in più.
La presenza di Viviana nel nostro Monastero getta un ponte d’amicizia con tutta la Chiesa e la città di Ruvo, con la sua bella storia e tradizione religiosa. La sua vita spesa nel ‘segreto del Padre’ di una clausura sia di benedizione per tutti coloro a cui dedica la sua preghiera. Che la città e la Chiesa di Ruvo possano sentirsi arricchite e accompagnate del dono della sua vocazione!
Lasciamo a lei la parola, perché vi racconti meglio di sé e vi raggiunga con il suo saluto
Le Sorelle Povere del Monastero S. Luigi di Bisceglie