Agricoltura

DA OLTRE 9 PUGLIESI SU 10 “NO” A CARNE ARTIFICIALE. LEGGE PREVEDE DIVIETO DI PRODUZIONE

Oltre 9 pugliesi su 10 dicono no al cibo sintetico prodotto in laboratorio, dalla carne al latte fino al pesce che gruppi di potere finanziario e multinazionali stanno cercando di imporre sui mercati mondiali nonostante le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana. E’ quanto emerge dal sondaggio di Coldiretti Puglia, diffuso in occasione della manifestazione di agricoltori e allevatori che hanno lasciato campagne e stalle per scendere in piazza nel giorno del voto finale della Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.

In Puglia sono state raccolte oltre 100mila firme – spiega Coldiretti Puglia – per la petizione a sostegno della legge che vieti produzione, uso e commercializzazione del cibo sintetico in Italia, una battaglia iniziata il 10 novembre del 2022 con l’avvio della grande mobilitazione della Coldiretti, a cui hanno aderito rappresentanti della politica e delle istituzioni, sindaci, personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.

Agricoltori e allevatori hanno lasciato le campagne e le stalle per scendere in piazza in occasione del voto finale del Parlamento sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali. In Largo Chigi a Roma sono arrivati uomini, donne e giovani contadini dalle diverse regioni per sostenere l’approvazione definitiva del ddl e fermare una pericolosa deriva che mette a rischio la sana alimentazione e il futuro del cibo Made in Italy, alla presenza del presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini e del segretario generale Vincenzo Gesmundo, ma anche rappresentanti delle Istituzioni e della politica. Il voto finale in Parlamento coincide proprio con il compleanno dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010, della Dieta mediterranea che viene festeggiata dagli agricoltori che hanno portato prodotti tipici da tutta Italia. Tra bandiere e cartelli campeggia un grande striscione con scritto “Buon compleanno Dieta Mediterranea” ma anche “Si al cibo naturale No a quello artificiale”, Più ricerca, meno affari”, “Italia leader a tavola, l’Europa ci segua” e “Grazie a 2 milioni di italiani” con riferimento ai firmatari della petizione della Coldiretti a sostegno del provvedimento.

Dopo la carne Frankenstein – denuncia Coldiretti Puglia – è arrivato il pesce fuor d’acqua di mare e il latte senza mucche, nuovo simbolo dell’attacco alle stalle e all’intero Made in Italy a tavola portato dalle multinazionali del cibo, un’aggressione che, dietro belle parole come “salviamo il pianeta” e “sostenibilità, nasconde l’obiettivo di arrivare a produrre alimenti facendo progressivamente a meno degli animali, dei campi coltivati, degli agricoltori stessi, mentre il 94% dei pugliesi non si fida degli alimenti costruiti in laboratorio tra provette e processori, perché preferiscono mangiare solo cibo naturale coltivato e allevato (74%), manifestano consistenti dubbi sul fatto che siano sicuri per la salute (13%), mentre il 7% dei pugliesi lo boccia perché il cibo sintetico sfrutta comunque le cellule animali, secondo il sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it.

Sostegno alla legge anche dall’inedita, larga e composita alleanza per reclamare la difesa della cultura del cibo di qualità e spingersi contro quello artificiale e sintetico di cui fanno parte Acli, AcliTerra, Adusbef, Altritalia Ambiente, Anpit, Asi, AssoBio, Centro Consumatori Italia, Cia, Cna, Città del Vino, Città dell’Olio, Codacons, Codici, Confartigianato, Consiglio Nazionale Giovani, Consulta Distretto del Cibo, Ctg, Coldiretti, Demeter, Ecofuturo, Ewa, Fare Ambiente, Federbio, Federparchi, Fipe, Fondazione Qualivita, Fondazione Una, Fondazione UniVerde, Globe, Greenaccord, Gre, Isvumi, Italia Nostra, Kyoto Club, Lega Consumatori, Masci, Movimento Consumatori, Naturasi, Per – Patto Ecologista Riformista, Pris, Salesiani per il sociale, Slow food Italia, Unpli, Vas – Verdi Ambiente e Società, Wilderness.

Sulla scorta della mobilitazione Coldiretti, il 28 marzo scorso il Consiglio dei Ministri presenta il disegno di legge che vieta il commercio e la produzione in Italia di carne e altri alimenti ottenuti in laboratorio, proposto dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dalla premier Giorgia Meloni. Un provvedimento sostenuto e approvato anche dalla Conferenza delle Regioni il 19 aprile 2023 prima dell’ingresso in Senato il 19 luglio, dove il ddl passa in Aula con 93 voti favorevoli, 28 contrari e 33 astenuti.

La battaglia contro il cibo sintetico o artificiale si è estesa a livello internazionale con l’intesa sottoscritta nello storico farmer market Grown Nyc di Union Square a New York il 28 giugno dal presidente della World Farmers Markets Coalition, Richard McCarthy Una realtà che coinvolge 250 mila agricoltori e famiglie nei diversi continenti, dagli Usa all’Australia, dal Giappone al Ghana fino a numerosi Paesi dell’Europa.

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