DA MARTEDÌ 3 DICEMBRE SI ACCENDONO LE LUMINARIE LUNGO I CORSI CITTADINI
Fervono i preparativi per la sera del 7 dicembre, quando nel centro di Ruvo di Puglia si accenderanno le opere di GENIUS LUCI – Luci e suoni d’artista 2019/20 che quest’anno toccano anche piazza Bovio e piazza Dante insieme al tradizionale presepe cittadino, ma nel frattempo a partire dalle 19.00 di martedì 3 dicembre, i tigli sui corsi esterni al nucleo antico saranno valorizzati da una illuminazione dedicata.
Su proposta dei commercianti, le luminarie saranno arricchite dalle sculture luminose a forma di strumenti musicali realizzate in occasione della prima edizione di Luci e suoni d’artista appositamente restaurate.
Si tratta di un’iniziativa nata dalla volontà dei commercianti cittadini già lo scorso anno e cresciuta ora grazie alla collaborazione tra Ascom Confcommercio (con il coordinamento di Giovanni Mazzone) e il Comune di Ruvo di Puglia.
L’illuminazione dei corsi rientra nel programma delle attività cittadine per il periodo natalizio, che prevede inoltre l’allestimento di alcuni alberi natalizi, come quello realizzato dall’associazione Ali di scorta con la Pro Loco nei pressi del Torrione (accensione il 6 alle 19), dall’associazione Juventus Club nei pressi di piazza Bovio (accensione il 7 stessa ora), dall’associazione APO largo Cattedrale (accensione l’8 dopo la messa) e il tradizionale presepe cittadino a cura di Vincenzo Caldarola del Comitato Feste patronali che sarà anch’esso inaugurato il 7 dicembre.
É in allestimento un secondo presepe cittadino ispirato alla tradizione artistica napoletana a cura di Luciano Di Gioia all’interno della chiesa dell’Annunziata concessa per l’occasione dalla diocesi.
Chi paga? Il duc, i contributi dei singoli cittadini, la regione? Oppure ci ritroveremo con un buco in bilancio? Poi Gesù bambino è una pietra angolare su cui si fonda l’umanità e non un funambolo come quello che si vuol mettere sulla o vicino alla grotta. Mi auguro che la ruvo cattolica e credente si sollevi contro questo scempio. Cacciamo gli stranieri tra l’altro infedeli. E poi li chiamano direttori artistici. Ma di cosa? Sono solo mistificatori della realtà e dei valori della cristianità.