Da Dylan Dog a Paz, inaugurata mostra sul fumetto a Palazzo Caputi
“Viaggiando nel futuro”, “McKamey Manor”, “Horror Apocalypse”, “Astérix e gli struzzesi” e “Il perdono dell’aguzzino” sono alcune delle strip nate dall’ingegno e dalla mano dei venticinque studenti della 5A del Liceo Linguistico “Tommaso Fiore”, esposte, sino a venerdì 15 marzo p.v., nella Casa della Cultura-Museo del Libro, a Ruvo di Puglia.
Le storie narrate in disegni e balloons (nuvolette) fanno parte della mostra “Spider-Man e Dylan Dog non fanno più…paura”, inauguratasi ieri e nata dal percorso di alternanza scuola-lavoro condotto nel liceo terlizzese in collaborazione con la Fondazione “Angelo Cesareo” e l’associazione culturale “Trame” di Ruvo di Puglia.
Alla base del percorso extra-scolastico e del progetto c’è l’idea di considerare il fumetto una forma di letteratura colta (il prestigioso Premio Pulitzer, per esempio, fu attribuito, nel 1992, ad Art Spiegelman per la graphic-novel espressionista “Maus” sull’Olocausto) che con immediatezza, efficacia, con linguaggio trasversale che abbraccia il visivo e il testuale-letterario, tende a raggiungere un pubblico vasto di cui fanno parte bambini, giovani, adulti.
E proprio per l’alto valore connesso alla sua capacità di stimolare la curiosità, far riflettere, divertire che il fumetto non “fa più paura”, non è una forma di espressione letteraria minore la dedizione verso la quale imprigiona in uno stato di “infantilismo”.
E la mostra, patrocinata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia, esprime proprio la maturità dei ragazzi nell’aver scoperto sé stessi attraverso l’analisi dei personaggi rappresentativi di cinque generi fumettitistici e delle storie da loro immaginate e trasferite in tavole disegnate con matita e china, con il supporto del disegnatore Francesco Varesano e la mimica e le pose dell’attore Maurizo Della Villa, per conferire maggiore vividezza alle immagini.
Si parte dall’horror rappresentato da Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo, creato da Tiziano Sclavi con la matita di Claudio Villa nel 1986 per Bonelli Editore, e si prosegue con il supereroe con superproblemi Spider-Man di Stan Lee (testi) e Steve Ditko nel 1962, con il noir poliziesco incarnato dalla criminologa Julia Kendall, ispirata ad Audrey Hepburn e creata da Giancarlo Berardi nel 1998 per la Sergio Bonelli Editore. Il genere western è incarnato da Tex Willer, il cowboy dalla parte degli indiani nato nel 1948 da Gianluigi Bonelli con la matita di Aurelio Galleppini per terminare con il genere avventuroso e comico di Astérix, il vivace guerriero gallo creato nel 1959 da René Goscinny (disegni) e Albert Uderzo (testi).
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Di ogni personaggio, i ragazzi suddivisi in gruppi di cinque, hanno realizzato una scheda analitica – previe letture di storie e saggi dedicati al fumetto per assimilarne i codici espressivi e anche due visite guidate al Comicon di Napoli e al Museo M.A.T. di San Severo – e due storie originali, presto tradotte in lingue: una legata a un tema connesso al proprio vissuto, l’altra con il personaggio analizzato e reinventato secondo la propria sensibilità.
E loro stessi hanno narrato, a voce, le storie.
Nella mostra anche un focus su due grandi illustratori e fumettisti italiani, il maudit Andrea Pazienza “Paz” e il poetico e sensuale Lorenzo Mattotti, sulla cui opera sono stati proiettati due filmati (“La camera segreta” e “Ghirlanda”).
Per Nicola Cesareo, presidente della Fondazione “Angelo Cesareo”, il cuore del fumetto è il momento della chiusura, di transizione, quello che non si vede tra una vignetta e l’altra perché è data al lettore la possibilità di immaginare cosa accade. Inoltre invita ad accedere, attraverso il QR in calce alla locandina della Fondazione, nell’atrio, a una parte del nutrito patrimonio librario della Fondazione dedicato al fumetto. Un patrimonio che tramite il progetto “Alma Musae” sarà presto fruibile. Nella saletta sino alle 13.00 di oggi, è possibile visitare una mostra in cui sono esposti pregevoli fumetti di Pazienza e Mattotti e angoli dedicati ai cinque eroi allestiti secondo il principio dei rimandi e delle evocazioni che moltiplicano la conoscenza e il sapere. Per esempio, Flash, l’eroe dal piè veloce fa pensare a Ermes, il dio con le ali ai piedi; quindi Mercurio è un pianeta (astronomia) ma è anche un elemento chimico. Spider Man tesse reti, che hanno forme geometriche, e quindi si passa alla geometria, ma con le reti si pesca e quindi si pensa alle attività dell’uomo ma anche al Vangelo.
Maria Stragapede, presidentessa dell’associazione “Trame”, invita tutti a seguire la mostra, espressione anche del necessario radicamento al territorio che tutti, soprattutto le nuove generazioni, devono possedere.
La mostra, a ingresso gratuito, a Palazzo Caputi “Casa della Cultura-Museo del Libro” (via Alcide De Gasperi 26) è visitabile dal lunedì al venerdì secondo il seguente orario: lunedì e venerdì 9.00-13.00; martedì, mercoledì 9.00-13.00; 16.00 – 18.00; giovedì 9.00-13.00; 17.00 – 19.00.