Agricoltura

DA CIBO LOCALE IN CITTÀ A CONTRASTO AD AGROMAFIE ED ECOMAFIE FINO A GAP LOGISTICA

Dalle politiche sul cibo locale che facilitino l’accesso al cibo e alla sana alimentazione in città, anche contro il rischio di assistere alla deriva degli alimenti coltivati in laboratorio, alle politiche di contrasto delle agromafie e allo sversamento dei rifiuti nelle campagne, dalle scelte chiare sul tema dell’educazione alimentare nelle scuole ma anche per orientare le giovani generazioni al lavoro in agricoltura, fino a ridurre il gap della logistica e del digital divide tra città e campagne. Sono le questioni aperte su cui Coldiretti Foggia ha aperto il confronto con i candidati Sindaco Maria Ida Tatiana della coalizione di centrosinistra e Raffaele Di Mauro della coalizione di centrodestra.

“Serve superare gli ostacoli della logistica che tolgono competitività alle imprese agricole e agroalimentari, con strade malmesse dove è assente la manutenzione da decenni”, ha detto Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia ai due candidato sindaco di Foggia, nel sottolineare quanto sia “inaccettabile che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all’imprenditore agricolo che spesso è chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, se non riesce a dimostrare di non averli prodotti.  Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile”, ha aggiunto il presidente de Matteo.

Necessaria una delega per l’agricoltura per operazioni e iniziative più puntuali e mirate, organizzando – spiega Coldiretti Puglia – uffici preposti al settore economico principale di Foggia, l’agricoltura, rilanciando le produzioni locali nei mercati dei contadini in città come luogo di incontro di domanda e offerta, ma anche nei mercati rionali contrastando la vendita illegale e abusiva.

“Occorre rilanciare il ruolo della Fiera di Foggia – ha concluso il presidente de Matteo – con una promozione strategica e programmata di eventi utili ad attirare gli stakeholder in un hub che potrebbe divenire nuovamente luogo di sviluppo e valorizzazione dell’agroalimentare della Capitanata, ma anche pensare alla formazione elle giovani generazioni, orientandole al lavoro in agricoltura, favorendo i processi di inclusione della manodopera all’interno del tessuto sociale della città, ma anche sburocratizzando iter e procedure, attraverso l’applicazione del Supercaa sui libretti Uma e sui permessi MVV, fatti direttamente dai Centri di Assistenza Agricola”.

L’utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato  in maniera più forte e incisivo, da sempre caratterizzata dal Digital divide tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi fino alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti. Proprio per programmare il futuro della filiera del cibo Coldiretti ha lanciato il manifesto dell’Agricoltura 4.0 in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi. Gli obiettivi sono: accelerare la transizione digitale premiando l’adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio; fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale; creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l’adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti; incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento; sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali; sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico “made in Italy” a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.

Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico – conclude Coldiretti Puglia – per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l’importanza dell’innovazione.

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