UN ARTIGIANO EDILE: "CRISI EDILIZIA SOLO AL COMUNE DI RUVO DI PUGLIA"
Riceviamo e pubblichiamo una mail di un titolare di una piccola impresa edile, A. B..
Merita attenzione, al di là della considerazioni che lui esprime e di cui si assume ogni responsabilità, la disperazione che emerge dalla impossibilità di poter compiere il proprio mestiere di artigiano.
“Buongiorno, mi chiamo A. B. titolare di una piccola impresa artigiana edile. E’ impressionante l’atteggiamento dei nostri amministratori comunali nonchè di un pubblico ministero che ormai da anni hanno completamente bloccato l’edilizia ruvese. Bloccato perchè non vi è alcun rilascio di nuovi permessi di costruire su zone di espansione previste da un piano regolatore approvato nel 2000 credo. E dal 2000 fino al 2013 che a qualche stipendiato fisso gli è venuto voglia di denunciare come abusivi una serie di comparti edificatori approvati proprio da chi ha denunciato il presunto abusivismo. E poi che dire: ricevere un avviso di garanzia per reato di abusivismo per aver realizzato in variante al piano di lottizzazione (comparto C) una palazzina di 4 piani invece di 3…dalla prima elementare ci insegnano a contare, qui ci sono laureati che non sanno contare fino a tre ma contano 1, 2, 4, e non 1, 2, 3 perchè è sotto gli occhi di tutti come alcune palazzine sono stare realizzate con 3 piani fuori terra e non 4. E inoltre anche dallo stesso P.R.G. era prevista un’altezza massima che avrebbe consentito di realizzare 4 piani per chi avesse voluto, pur mantenendo i limiti di cubatura massima assegnati ovviamente (come è stato fatto). E’ che dire che accusano i consorziati di aver effettuato una lottizzazione abusiva dopo però che sono state realizzate tutte le opere primarie e i nostri amministratori hanno incassato i soldi di tali opere e dei permessi di costruire…ed in altri comparti addirittura hanno incassato i soldi per il rilascio dei permessi di costruire che non sono stati mai rilasciati per gli avvisi di garanzia ricevuti!!!!
La gente lavora, i soldi investiti sono frutto dei propri sacrifici e dei sacrifici di genitori e parenti!
La gente suda dalla mattina alla sera per portarsi a casa un pezzo di pane!
L’artigianato italiano è da traino di tutta l’Italia: voi che state dietro la scrivania ci dovete ringraziare per lo stipendio che vi diamo!!! Tanto o lavorate o non lavorate il 27 a voi arriva sempre e profumato pure!!!
Avete cambiato il dirigente dell’ufficio tecnico comunale, dall’ing. Vincenzo d’Ingeo all’arch. Giovanni del Rosso…cosa è cambiato? NULLA, o meglio uno stipendio in più da pagare!!! I permessi di costruire il primo non li rilasciava e il secondo nemmeno ne vuol sentir parlare!
Noi artigiani siamo stanchi, stanchi di non poter più lavorare! Bloccare l’edilizia vuol dire bloccare imprese di escavazione, carpentieri, muratori, elettricisti, idraulici, intonachisti, pittori, piastrellisti, manovali, rivendite di materiali, architetti, ingegneri, geometri, tappezzieri, serramentisti, giardinieri,… i lavori più diffusi a Ruvo!!!
Volete il gesto esemplare? Volete iniziare a vedere i primi artigiani ruvesi appesi a qualche albero? Serve questo per farvi capire che dovete darvi una mossa e subito?
Caro sindaco hai tanto pubblicizzato la PRIMAVERA DELL’EDILIZIA RUVESE, ma dove? Siamo in pieno pieno inverno sotto 3 metri di neve e se non sapete contare fino a tre per non sbagliarvi tra 3 e 4 facciamo sotto 2 metri di neve!!!
VERGOGNATEVI!”.
A.B.