Covid: la Puglia a basso rischio, stretta a varianti
La Puglia resta classificata a “rischio basso” e con un “Rt” compatibile con lo “scenario di tipo uno”: è quanto rileva la Cabina nazionale di monitoraggio Covid che conferma, quindi, i miglioramenti dal punto di vista epidemiologico nonostante i tre focolai di variante indiana individuati e spenti. Proprio per impedire che le varianti possano innescare nuovi contagi la Regione, attraverso una circolare firmata dall’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, e dal direttore di dipartimento Vito Montanaro, ha fornito alle Asl nuove indicazioni.
Ad esempio, per “interrompere le catene di contagio” bisognerà identificare “precocemente i nuovi casi tra i contatti stretti mediante test molecolare a 72 ore dall’ultimo contatto con il caso indice, procedendo secondo un modello a cerchi concentrici” Non solo, le nuove misure di sicurezza prevedono che le Asl inviino ai laboratori del Policlinico di Bari e dell’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata 60 tamponi a settimana, scelti a caso, per effettuare il sequenziamento. Dovranno essere analizzati anche i tamponi risultati positivi di persone ricoverate e completamente vaccinate. Infine, chi è venuto a contatto con una persona risultata positiva ad una variante anche se non è stata contagiata dovrà essere invitata a vaccinarsi, qualora non lo avesse già fatto. Continua, intanto, la crescita del numero di guariti in Puglia e gli attuali positivi scendono sotto i 5 mila. In calo anche i ricoverati.