COVID CRESCE, SI PREPARA ALLA SECONDA ONDATA
L’aumento dei contagi di coronavirus è costante anche in Puglia, in 24 ore i casi sono passati da 136 a 180, ma al momento “non c’è una forte pressione sugli ospedali”. Parola dell’epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità in pectore. Però il sistema sanitario pugliese si sta attrezzando per essere in grado di reggere l’urto della seconda ondata: nella provincia Bat, dove ci sono 420 positivi, l’Asl ha riattivato il Covid Hospital a Bisceglie, dopo la chiusura dello scorso giugno. Sulle scuole, Lopalco è cauto: “Non sono, al momento, una fonte di preoccupazione, non abbiamo evidenze che all’interno degli istituti si stiano generando contagi di Covid-19, si tratta di infezioni contratte in ambito familiare o, comunque, all’esterno”. I casi, però, sono quotidiani, così come le chiusure di interi plessi o l’isolamento di alcune classi: oggi due scuole sono state chiuse per sanificazione dopo alcuni contagi, è accaduto a Trani, dove l’istituto Giustina Rocca non ha aperto i propri cancelli; e all’Ipsia di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, che invece resterà chiuso domani. Altri episodi si registrano in Salento. E a Gravina in Puglia, sempre nel Barese, il sindaco Alesio Valente ha istituito le ronde di volontari che avranno il compito di vigilare per evitare gli assembramenti davanti alle scuole. Il Covid non risparmia nessuno: ha decimato la redazione giornalistica di TeleBari e ha infettato 10 dipendenti del Teatro Petruzzelli di Bari, costringendo la Fondazione a sospendere anche il Falstaff. Sono risultati positivi persino 10 operatori del laboratorio di analisi, area trasfusionale, dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). A Bari, il sindaco Antonio Decaro, dopo l’approvazione del Dpcm, ha ordinato la chiusura degli impianti sportivi all’aperto e chiede alle scuole di “scaglionare” gli ingressi per evitare sovraffollamenti sui bus.