COVID-19, DAMASCELLI (FI): “PIÙ CHIAREZZA SU TAMPONI E GESTIONE DELL’EMERGENZA”
Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli.
“Oggi, nell’audizione in Commissione Sanità, ho sottoposto al presidente Emiliano e al direttore del dipartimento regionale Promozione della salute, Montanaro, diverse criticità nella gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in Puglia. Era stata annunciata la partenza delle Usca, unità speciali di continuità assistenziale per curare a domicilio i pazienti affetti da Coronavirus.
Non ho avuto risposte chiare e precise su alcuni punti: innanzitutto, quante sono le unità attivate (e quante saranno in futuro) e come sono distribuite sul territorio regionale. È fondamentale, infatti, che l’assistenza domiciliare ai pazienti Covid sia assicurata in maniera capillare e con tutti i presidi di sicurezza del caso, anche per gli operatori sanitari. Non sono questioni da poco e l’efficacia dell’intervento dipende strettamente dalla rigorosa programmazione del servizio. Abbiamo affrontato anche il nodo dei tamponi, perché non basta fare annunci: bisogna essere nelle condizioni di realizzare quanto si promette. A tal proposito, visto che il presidente Emiliano ha annunciato che arriveremo a quota 5mila tamponi al giorno, ho chiesto dove sono allocate e quante sono le macchine per l’elaborazione degli esiti. Ci risulta, infatti, che ci siano strumentazioni nuove, appena acquistate, ma mai utilizzate. Abbiamo sottoposto altri interrogativi ai vertici del dipartimento Sanità e al presidente-assessore. Innanzitutto, com’è stata garantita l’assistenza sanitaria ai pazienti non Covid, prima curati nei reparti riconvertiti per l’emergenza sanitaria, visto che non ci si ammala e non si muore di solo Coronavirus. Decisioni cosi importanti sono state prese a tavolino, senza tener conto dei suggerimenti della classe medica, che meglio di tutti conosce le esigenze (e le carenze) delle nostre strutture e della globalità dei servizi offerti. Dai medici ospedalieri a quelli di famiglia, che sono il termometro della medicina territoriale e che, invece, sono stati lasciati soli in una battaglia durissima, con non pochi casi di contagio nella categoria”.