Politica

COVID-19, DAMASCELLI (FI): “IN PUGLIA DUE MALATI GRAVI DA CURARE SUBITO: SANITÀ ED ECONOMIA”

Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, intervenuto oggi durante la seduta congiunta della I e IV Commissione consiliare.

In Puglia abbiamo due malati gravi da curare immediatamente, senza aspettare la fase 2: la sanità e l’economia.
Sul fronte del contenimento dell’epidemia e della prevenzione del contagio da Covid-19, vogliamo sapere innanzitutto se i tamponi non sono stati fatti e non si fanno in quantità adeguate perché mancano i reagenti, come dice qualcuno, o perché non necessari, come dicono altri. Noi consiglieri regionali riceviamo continue segnalazioni di situazioni mal gestite. Un esempio: marito contagiato dal Coronavirus e ricoverato, ma alla moglie viene efettuato con grande ritardo, col rischio che possa contagiare qualcuno, e riceve solo una telefonata ogni due/tre giorni da parte della Asl. E non si tratta di un caso isolato. E se il paziente peggiora, che succede? Per non parlare, poi, degli operatori sanitari: sono a contatto con i pazienti tutti i giorni senza che si facciano tamponi a tappeto, per la loro sicurezza e quella delle loro famiglie. Ho sollecitato l’istituzione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) per garantire subito cure adeguate ai pazienti Covid-19 in isolamento domiciliare, ma a patto che gli operatori siano dotati di tutti i dispositivi di protezione individuale per scongiurare la trasmissione del virus. Ergo, bisogna essere autosufficienti nella produzione di mascherine, guanti, tute. Per questo, anziché spendere 32 milioni per l’acquisto di dispositivi di dubbia idoneità dalla Cina, la Regione avrebbe dovuto incentivare le aziende pugliesi che hanno manifestato interesse e disponibilità a produrle. Questo significa sostenere le nostre imprese e garantire alla comunità prodotti di sicura qualità. Di tutto questo ho chiesto conto oggi, durante le audizioni in Commissione, al presidente Emiliano: abbiamo bisogno di risposte perché sono i cittadini a porgerci le domande. Non abbiamo intenti polemici, perché non è il momento, ma vogliamo collaborare e confrontarci per gestire al meglio questa dannata emergenza.
Un’emergenza che non è solo sanitaria: c’è un’economia sfibrata, che ha bisogno di essere rimessa subito in piedi. E non bastano certo i 450 milioni spacciati per manovra straordinaria dalla Giunta Emiliano, ma che in realtà sono fondi già nella disponibilità della Regione Puglia (270 milioni del fondo di sviluppo e coesione e 180 milioni del Por), che ha deciso di erogati in forma di prestiti. Ma, un’impresa già in grave difficoltà, è opportuno farla indebitare ulteriormente? Sarà in grado, quando saremo davvero in ripresa, di onorare questi debiti? Credo invece che la Regione debba stanziare contributi a fondo perduto per famiglie e imprese, perché finora ha previsto solo garanzie per finanziamenti, ossia indebitamenti. Se si vuol dare davvero una boccata d’ossigeno al mondo produttivo in crisi, si cominci con l’azzerare tutte le imposizioni fiscali e contributive per il periodo dell’emergenza sanitaria. C’è bisogno di liquidità e aiuti subito, per alleviare l’estrema sofferenza del popolo pugliese, che non può più aspettare.

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