Cosa fare per ottenere il Reddito di Dignità e come attivare i progetti di tirocinio e sussidiarietà
E’ partita la procedura aperta “a sportello” per la presentazione delle domande di accesso al ReD, il Reddito di dignità, una misura di integrazione del reddito a cui possono accedere tutte le persone che si trovino, anche temporaneamente, in difficoltà e, quindi, a rischio di emarginazione sociale.
I cittadini, consultando il bando, potranno verificare i requisiti minimi per poter fare la relativa domanda e accedere alla procedura telematica direttamente o avvalendosi di uno sportello CAF accreditato.
E’ indispensabile sottoscrivere il patto individuale di inclusione sociale attiva. Soggetti interessati sono i cittadini italiani e tutte le famiglie residenti in Puglia da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda. Può beneficiare del ReD solo chi possiede un ISEE inferiore a 3.000 euro annui.
Possono accedervi anche i cittadini comunitari e i cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno se dimostrano di avere la propria residenza in un Comune pugliese da almeno dodici mesi.
Una volta individuati, i beneficiari del ReD sono invitati dal Comune di Riferimento a definire il proprio patto individuale di inclusione sociale attiva con il supporto di un’équipe di professionisti, coadiuvata dal Servizio sociale professionale e dal Centro per l’Impiego Territoriale.
Ogni patto terrà conto delle preferenze e dei fabbisogni del richiedente, tenendo conto dell’adeguatezza tra il beneficiario e il tipo di progetto di tirocinio.
I cittadini interessati dovranno obbligatoriamente presentare la domanda per il Red attraverso la piattaforma telematica o con mezzi propri o rivolgendosi ai CAF e Patronati abilitati.
Per informazioni di carattere generale sulla procedura e sul funzionamento della piattaforma, i cittadini possono scrivere a sportellored@regione.puglia.it.
I soggetti interessati a una partnership tra pubblico e privato per l’attuazione del ReD – chiamati anche soggetti ospitanti – possono proporre manifestazione di interesse per l’attivazione di progetti di tirocinio per l’inclusione sociale o progetti di sussidiarietà e prossimità.
Devono essere persone giuridiche, pubbliche o private, dotate di autonomia operativa, con almeno una sede nel territorio della regione Puglia.
Esse saranno inserite in un Catalogo territoriale distinto in tre sezioni: Tirocini per l’inclusione – soggetti pubblici; Tirocini per l’inclusione – soggetti privati; Progetti di sussidiarietà e prossimità nelle comunità locali – soggetti privati. Ciascun soggetto proponente definisce le sedi di svolgimento del progetto e dei relativi tirocini. Ogni sede indicata sarà automaticamente attribuita nel Catalogo dei “Progetti di tirocinio per l’inclusione sociale e Progetti di sussidiarietà” dell’Ambito Territoriale in cui è ubicata la stessa.
I soggetti ospitanti devono indicare tutti i dati richiesti dal bando e devono spiegare, nel dettaglio, come valorizzare le competenze dei soggetti beneficiari, come garantirne l’occupabilità e quali miglioramenti apporterà al benessere della collettività locale il proprio progetto, parte integrante del patto di inclusione sociale attiva sottoscritta dal beneficiario.
I soggetti ospitanti possono presentare il progetto esclusivamente mediante piattaforma informatica dedicata nel Portale http://www.sistema.puglia.it/red o www.pugliasociale.regione.puglia.it.
I soggetti istituzionali o del partenariato possono scrivere, per maggiori informazioni, a red.inclusione@regione.puglia.it.