CORREVA L’ANNO 2015: AL VIA LA RACCOLTA PORTA A PORTA
Correva l’anno 2015 quando, con una nota resa pubblica dall’Amministrazione Comunale, si comunicava l’inizio della raccolta differenziata porta a porta fissata per il 1 dicembre.
L’annuncio di tale modalità di differenziazione dei rifiuti fu effettuato con una conferenza stampa, tenutasi il 2 novembre del medesimo anno presso la Sala Giunta del Comune, alla quale prese parte l’allora Sindaco di Ruvo, Vito Ottombrini, la vicesindaca con delega all’ambiente, Caterina Montaruli, il presidente di ASIPU Beniamino Nocca, oltre al direttore generale di ASIPU Salvatore Mastrorillo. I cittadini, nell’occasione, furono informati dell’imminente consegna dei kit, dei diversi centri ambientali mobili presso cui ritirare gli stessi, degli orari in cui collocare i sacchetti fuori dalle proprie abitazioni e quelli di raccolta da parte degli operatori.
Pur slittando di una settimana rispetto alla data inizialmente prefissata, il servizio, esteso su tutto il territorio di Ruvo di Puglia, partì dalle aree più esterne del paese, quali l’estramurale Pertini e Scarlatti, per essere, poi, progressivamente esteso verso il centro del paese per giungere, infine, a coprire l’intero territorio. Un adesivo posto sui cassonetti servì ad indicare ai cittadini l’inizio del servizio porta a porta nei diversi quartieri. Gli ultimi cassonetti rionali furono rimossi il 30 dicembre 2015: data in cui anche l’ultimo spicchio di città conobbe tale modalità di raccolta.
Nonostante un avvio problematico, con le prevedibili resistenze di una parte della città non disposta a cambiare le proprie abitudini di vita, secondo il rapporto mensile fornito dall’ASIPU al Comune, già nel mese di dicembre 2015 la percentuale di rifiuti recuperati e sottratti alla discarica schizzò al 38,21%, ben 324.950 kg, quasi dieci punti in più rispetto alla media dei mesi precedenti.
Un importante passo avanti per tutta la città! Nel corso di questi anni le polemiche non sono certamente mancate, così come anche episodi di inciviltà da parte di qualche cittadino. La maggior parte dei ruvesi, però, si è impegnata con costanza in questa nuova sfida, raggiungendo nel 2017 la percentuale lusinghiera del 75,1% di rifiuti raccolti e sottratti alla discarica. L’anno successivo, nell’ARO 1, Ruvo di Puglia è risultato essere il terzo comune più virtuoso con il 75,46% di raccolta differenziata e, pertanto, premiato con un’ecotassa 2018 più bassa: – 5,17 euro per tonnellata – rispetto a quella dell’anno precedente (6,97 euro/t).
Tuttavia, a fronte di tali importanti risultati non ha fatto seguito alcuna diminuzione della tassazione Tari che, di contro, è aumentata. A fronte di ciò, nel 2018, le forze di opposizione hanno chiesto l’istituzione di una commissione consiliare di inchiesta sulla gestione e sui costi del “porta a porta”.
D’altra parte, tale modalità di raccolta differenziata è sorta anche con l’auspicio di recare benefici economici sia collettivi, quali la diminuzione di tassazione, sia ad personam, con premiazione dei cittadini più virtuosi.
A proposito di raccolta rifiuti solidi urbani. Voglio raccontare cosa è successo ad un mio amico. Udite udite. Si è recato all’asipu per prenotare la consegna di rifiuti ingombranti
( mobili ecc) e gli è stato risposto che si prenota per il ritiro di soli 3 pezzi. Poi bisogna ritornare all’asipu e riprenotare per altri 3 pezzi e così a seguire. Chi deve consegnare i mobili di una stanza deve prevedere un periodo di un anno circa. Ma le sorprese non sono finite, recatosi all’asipu per prenotare il mio amico ottiene la seguente risposta: deve ritornare in quanto i computer non funzionano. Quanta pazienza occorre? E noi paghiamo. A proposito il comune di ruvo non è socio Asipu? Questa amministrazione comunale è sorda, circa e muta o connivente con asipu? Siamo ridotti malissimo. Ed in queste situazioni si festeggia l’anniversario? Bisognerebbe festeggiare il fallimento. Meditate gente, meditate.