CORREVA L’ANNO 1984: LA C.A.S.A. DI DON TONINO BELLO DIVENTA REALTA’
“Vorrei ringraziarvi ad uno ad uno, vorrei guardarvi negli occhi, abbracciarvi e dirvi Ti voglio bene”. Era l’8 dicembre 1984 quando, con queste parole, don Tonino Bello, Compianto Vescovo della Diocesi Molfetta-Ruvo-Terlizzi e Giovinazzo, annunciava che la Comunità C.A.S.A. non era più un sogno ma, finalmente, realtà!
A partire dagli anni ottanta del secolo scorso la piaga della droga iniziò ad interessare in maniera significativa anche il nostro territorio. Molti furono i giovani che caddero in quella orrenda spirale. Alcuni di loro, spaventati da quali potessero essere le conseguenze per le loro giovani vite, si spinsero alla ricerca disperata di qualcuno che potesse aiutarli a non precipitare fino in fondo al tunnel.
Determinante fu per questi ultimi il ruolo svolto da un sacerdote-psicologo, don Nino Prudente che, anche a fronte della grande quantità di casi che incontrava lungo il suo cammino, aveva trasformato la sua piccola casa di Terlizzi in un punto di appoggio per le persone in difficoltà.
Ben presto, però, don Nino si rese conto che i suoi mezzi erano del tutto insufficienti a fronteggiare tutte le richieste di aiuto che gli pervenivano. E allora, chi poteva aiutarlo se non Don Tonino Bello? Il Vescovo, arrivato in Diocesi l’anno precedente, si era già contraddistinto per le sue grandissime doti umane, per la sua innata sensibilità e amore per gli “ultimi” che, in poco tempo, gli avevano fatto guadagnare la stima di tanti fedeli.
Don Tonino non poté che abbracciare subito la causa e così, in pochissimo tempo, Il progetto “C.A.S.A” finì per coinvolgere tutti, dalle parrocchie alle associazioni, ai tanti volontari, circa un centinaio, divisi in gruppi di lavoro. Alcuni di loro si occuparono di imbiancare, arredare e rendere funzionale la prima sede della Comunità: una villetta sulla Terlizzi-Ruvo donata da un benefattore ruvese.
Nacque così la C.A.S.A., all’interno della quale, l’8 dicembre 1984, furono ospitati i primi quattro ragazzi, seguiti, nei giorni successivi, da altri due. Anche una ragazza madre con il suo bambino di pochi mesi fu accolta poco dopo.
Il 30 settembre 1985, poi, fu istituita l’Associazione Apulia con lo statuto che durò per otto anni. Col passar del tempo, le richieste di ingresso aumentavano via via sempre di più, gli spazi iniziarono ad essere insufficienti e così, il 5 luglio 1987, ci fu l’inaugurazione della nuova sede presso Parco del Conte. Nel 1990 ci fu l’istituzione di un’altra sede a Calentano, lì dove trovarono accoglienza non solo tossicodipendenti ma anche alcolizzati, anziani soli e minori a rischio.
Nel 2018, la C.A.S.A., pur conservando la sua originaria vocazione di accoglienza dei tossicodipendenti, si è prodigata anche ad accogliere soggetti affetti dalla dipendenza della ludopatia, nonché ad inserire un centro crisi da 6 posti letto, per accogliere tossicodipendenti ed alcolisti in astinenza. Per forte convinzione del Consiglio di Amministrazione e di S.E. don Mimmo Cornacchia, si è dato il via anche ad una collaborazione con la Comunità Oasi2 San Francesco Onlus di Trani.
Sono trascorsi ben trentacinque anni dalla fondazione della Comunità C.A.S.A. che continua, non senza difficoltà, a svolgere un ruolo importante in tutto il nostro territorio!