CORREVA L’ANNO 1982: DON TONINO BELLO CONSACRATO VESCOVO

Sabato 30 ottobre del 1982, a Tricase, in piazza Pisanelli, nei pressi della chiesa di San Domenico, don Tonino Bello fu consacrato Vescovo. L’emozione e i ricordi di quella sera sono ancora vivi e indelebili nella memoria e nel cuore di chi ebbe la fortuna di partecipare al sacro rito.

Don Tonino diede l’annuncio della sua consacrazione episcopale ai fedeli delle quattro città di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo di Puglia con una lettera ad essi indirizzata tramite il settimanale di informazione religiosa “Luce e Vita”: “Sarò ordinato Vescovo della Chiesa di Cristo con il compito particolare di sovraintendere alla porzione del gregge di Dio”.

Il nuovo Vescovo si rendeva perfettamente conto dell’importanza del ruolo che avrebbe rivestito: “Io so che nel vostro cuore di credenti prevale il sentimento della gioia, perché nel Vescovo, chiunque esso sia, voi leggete il segno percettibile di Cristo: le pecore vedono da lontano sopraelevarsi un “vincastro” e intuiscono con gioia che Gesù pastore è vicino”.

Don Tonino, sin dagli esordi, è stato molto amato dalla gente proprio in ragione dell’umiltà che lo ha sempre contraddistinto. Impossibile non notare la semplicità con cui lo stesso vestiva o la croce pettorale fatta in legno e non in oro che indossava. Oltre a rinunciare a quelli che considerava segni di potere, ha sempre rivolto una costante attenzione agli “ultimi’” e agli emarginati. Fu lui a voler fortemente la costituzione di gruppi Caritas in tutte le parrocchie della diocesi, così come la fondazione  di una comunità per la cura dei tossicodipendenti. Con la collaborazione di qualche sacerdote, don Tonino istituì a Ruvo anche una Casa di accoglienza per extracomunitari. A Molfetta, invece, sempre per suo volere, nacque la “casa per la pace”.

L’anno successivo alla sua morte, avvenuto il 20 aprile 1993, gli fu conferito anche il Premio Nazionale Cultura della Pace alla memoria.