Religione

Convegno diocesano e lettera pastorale: accompagnare i giovani nelle scelte di vita

«L’adolescenza da cui vogliamo scappare è uno spazio troppo grande in cui non riusciamo sempre a capire la direzione giusta… La parola tristezza non ci è estranea, talvolta la vediamo negli adulti, ma di fatto ognuno di noi la vive!».
Le domande di vita, espresse ed inespresse, dei ragazzi e dei giovani di oggi sono al cuore della lettera pastorale Con Cristo in compagnia dei giovani che Mons. Domenico Cornacchia consegna alla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi a conclusione dell’assemblea pastorale convocata nei giorni 18 e 19 settembre, nell’auditorium Regina Pacis di Molfetta. Non un’assemblea sui giovani, ma con i giovani; infatti gli operatori pastorali e cinque giovani per ciascuna delle 36 parrocchie si confronteranno a partire dalle sollecitazioni di padre Salvatore Currò, della Congregazione dei Giuseppini, esperto di pastorale giovanile (nella prima serata), per proseguire nei laboratori di discernimento (seconda serata), in quello che è il secondo anno in cui la Diocesi mette a tema l’attenzione al mondo giovanile.

Un cammino intenso iniziato a settembre 2017 che ha avuto il riferimento essenziale nella testimonianza di don Tonino Bello, a 25 anni dalla sua morte, esaltata dalla recente visita del Santo Padre, che prosegue in questo anno proiettato all’imminente Sinodo, il cui tema I giovani la fede e il discernimento viene declinato in Diocesi con l’impegno ad Accompagnare i giovani nelle scelte di vita, che è poi il focus della lettera pastorale di Cornacchia, ispirata alla pagina evangelica dei discepoli di Emmaus.
Come i due viandanti, anche i giovani camminano sulle strade della vita e occorre farsi loro compagni di viaggio, cogliendo le domande di vita che si pongono ma anche suscitandone di nuove e più vere, alimentando speranze, condividendo il passo, spezzando insieme il pane, sperimentando la preghiera quale anima delle scelte da compiere e trovando nella Parola e nei Sacramenti l’energia necessaria al cammino. Esperienza eloquente di ciò è stato il cammino che una ottantina di giovani diocesani hanno compiuto lo scorso agosto, tra i sentieri dei Castelli Romani, non privo di oggettive difficoltà fisiche e mentali, splendida metafora di un esigente cammino di discernimento per cui nella lettera il Vescovo Domenico sollecita ad “attivare percorsi formativi destinati a sacerdoti e animatori dei gruppi giovanili parrocchiali e diocesani per apprendere e approfondire l’arte dell’accompagnamento spirituale e del discernimento vocazionale da proporre ai giovani”. Come anche a riprendere l’iniziativa delle scuole di preghiera e la proposta di esperienze di missionarietà diretta dei giovani. E sarà proprio il vescovo ad incontrare personalmente il variegato mondo giovanile nella visita pastorale che avrà inizio nei primi mesi del 2019.

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