Agricoltura

CONTRO IL PRECARIATO SERVE UNA NUOVA SINISTRA DI CLASSE, INIZIATIVA PRC-M5S

Venerdì sera una bella piazza, attenta e gremita, alla nostra iniziativa sulla precarietà del lavoro. Un dibattito fortemente voluto dal circolo di Rifondazione Comunista e dal gruppo del Movimento 5 Stelle, volto a discutere di una condizione che riguarda ampi settori del lavoro pubblico e privato.

La discussione è stata animata da diversi interventi, impreziosita dalle riflessioni del sociologo Domenico De Masi. Il prof. De Masi ha analizzato la situazione attuale non attendendosi svolte concrete nel breve termine. La destra sta facendo la destra con provvedimenti contro i lavoratori e i giovani che aumenteranno il precariato, alimentando una tradizione neoliberista di misure di smantellamento del diritto ad un lavoro stabile, dignitoso ed equamente retribuito, così come si continua a fare in Italia da decenni.
A seguire, Raffaella Ribatti, dottoranda in psicologia dell’Università di Bari, ha evidenziato come il settore della ricerca sia tra i settori più bersagliati da forme di lavoro precarie, le quali finiscono inevitabilmente per influenzare le scelte di vita di chi vorrebbe mettere su famiglia e immaginarsi un futuro che non arriva mai. A farle eco, il prof. Nicola Grasso, costituzionalista dell’Università del Salento, il quale ha sostenuto che occorre dare nuova centralità ai diritti sociali che garantiscono le fasce più deboli, applicando nei fatti la Costituzione. L’obiettivo è perseguire un riequilibrio delle fasce sociali forti e deboli, dando maggiore efficacia al diritto al lavoro, mortificato dal ricorso al precariato, ma anche al diritto alla salute e al diritto allo studio che permettono di potersi curare e realizzare sé stessi indipendentemente dalle possibilità economiche.
Le conclusioni dell’incontro sono state affidate ai rappresentanti delle forze politiche organizzatrici. L’onorevole Gianmauro Dell’Olio (M5S) ha condiviso con la piazza il dibattito parlamentare relativo a precarietà e salario minimo. Il governo sta attaccando le misure che i governi M5S avevano adottato per contrastare povertà e precarietà, a partire dal reddito di cittadinanza e dal decreto dignità. Il M5S lavora per cercare convergenze tra le forze di opposizione, in primis sul tema del salario minimo. Le alleanze sono state al centro anche dell’intervento di Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, secondo cui il superamento di questa fase di arretramento può avvenire solo se i partiti di sinistra torneranno a farsi portatori delle istanze della classe lavoratrice e solo quando il sindacato riuscirà di nuovo ad acquisire protagonismo nei conflitti sociali, alzando il livello di rivendicazione nei confronti del governo di turno. La lotta di classe esiste ancora e da questa visione di società bisogna ripartire.

Il forte interesse destato dal dibattito conferma la voglia dei cittadini di discutere di temi concreti che riguardano la vita quotidiana di chi lavora. Continueremo su questa strada.

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