CONTENZIOSO ESPROPRI E RECUPERO SOMME: RIPERCUSSIONI FINANZIARIE PROPOSTE DAL CONSIGLIERE VITO CANTATORE

Pubblichiamo la proposta del Consigliere Vito Cantatore depositata presso il comune e indirizzata al Presidente del Consiglio Comunale Dott. Francesco Catalano, al Sindaco Vito Nicola Ottombrini, All’Assessore alle Finanze e Contenzioso Dott. Salvatore Di Rella e all’Avvocatura comunale Avv. Domenico Castellaneta.

Premesso che:
• E’ noto come il Comune di Ruvo di Puglia, al fine di recuperare le somme pagate in favore dei proprietari dei suoli espropriati nell’ambito dei comparti interessati dai programmi di Edilizia Residenziale Pubblica, attuati dalle Cooperative Edilizie Assegnatarie, abbia intrapreso la procedura di cui al R. D. n. 639/1910, procedendo alla emissione di plurime ordinanze di ingiunzione nei confronti dei singoli soci assegnatari di tali Cooperative;
• tutte le ordinanze di ingiunzione in questione, così come notificate ai soci assegnatari, contemplano la intimazione di pagamento di un rimborso complessivo, costituito dal coacervo di: somme comprensive di sorte capitale per costo acquisizione del suolo, interessi legali maturati sino alla emissione del provvedimento, spese legali sopportate dal Comune sia per la remunerazione dei propri difensori che per la rifusione a favore dei proprietari vittoriosi, nonché spese tecniche di procedura ecc.;
• la gran parte di tali ordinanze di ingiunzione, emesse a più riprese e per i corrispettivi più vari, risultano opposte ed impugnate dinanzi ai competenti Uffici Giudiziari, senza che dunque il Comune abbia potuto recuperare neppure minima parte delle somme sborsate dalle Casse Comunali;
• le prime pronunce giudiziali, peraltro hanno evidenziato palesi criticità nella formulazione delle ordinanze di ingiunzione emesse dal Comune, censurandone contenuti e criteri sia nell’an che nel quantum;
• per quanto attiene le transazioni effettuate dal Comune di Ruvo di Puglia con i proprietari dei suoli di cui si ignora a tutt’oggi il contenuto, a fronte delle quali il Comune di Ruvo di Puglia ha contratto degli onerosi mutui, attivandosi poi per il recupero con ulteriori ordinanze ingiunzioni. Si precisa che tali ordinanze sono state opposte ed emesse dal Tribunale di Trani in data 26.05.2015 R.g. n. 6890/14 promosso da un gruppo di soci assegnatari dei suoli delle Cooperative del Comparto C dott. Luigi Mancini:” ….ritenuto, dunque, che al momento, il Comune di Ruvo di Puglia non abbia, come suo preciso onere a fronte di specifiche contestazioni, fornito sufficienti prove del credito ne sotto il profilo dell’an, né sotto il profilo della quantificazione”. Ed ancora in data 26.08.2015 nell’ambito del procedimento n. 6954/2014 promosso da un socio assegnatario del suolo di un’altra e Cooperative del comparto C del Tribunale di Trani, il Giudice adito ha – tra l’altro – rilevato che “….nel caso di specie l’amministrazione ha provveduto all’ingiunzione di pagamento sulla base di una quantificazione unilaterale, fondata sì su sentenze, ma anche su una transazione alla quale né l’attore, né la cooperativa di cui quegli faceva parte ha partecipato – contestata sia nell’an che nel quantum dall’attore”, così concedendo la sospensione dell’efficacia esecutiva dell’ordinanza di ingiunzione impugnata, che intimava al socio opponente, il pagamento della somma di quasi € 90.000,00;
• inoltre con n. 39 sentenze emesse dal Giudice di Pace di Trani, rispettivamente dal n. 78/2015 al n. 116/2015, tutte pubblicate in data 23.06.2015, il Magistrato adito ha annullato tutte le ordinanze di ingiunzione rispettivamente impugnate con gli originari ricorsi introduttivi dai soci delle Cooperative Conf. Casa e San Giovanni Bosco dell’Upsa (Comparto I), rilevando tra l’altro che “nel caso concreto, deve considerarsi che così come lamentato nell’atto di opposizione non è possibile individuare i criteri adottati dall’amministrazione nella determinazione della somma ingiunta.
• l’elencazione di tali provvedimenti, peraltro, non ha pretesa di esaustività, essendo ben più numerosi i procedimenti pendenti;
• l’attuale stato di cose, quindi, per un verso impedisce al Comune di Ruvo di Puglia di recuperare le somme a suo tempo versate in favore dei proprietari, anche attraverso – come purtroppo ben noto – l’assunzione di onerosi mutui; per altro verso espone l’Ente al concreto rischio del dissesto finanziario; per altro verso ancora denota palesi vizi, errori e lacune nel procedimento amministrativo sia nella fase delle transazioni che del successivo recupero concretamente adottato,
• Tutto quanto innanzi premesso il sottoscritto, in forma di espressa mozione di voto
PROPONE
che il Consiglio Comunale di Ruvo di Puglia, voglia:
1) prendere atto del contenuto dei provvedimenti giurisdizionali in narrativa indicati;
2) dare disposizioni affinché i competenti uffici procedano alla sospensione di tutte le ordinanze ingiunzione attualmente emanate e/o impugnate;
3) dare disposizioni affinché gli uffici finanziari dell’Ente procedano alla emanazione di provvedimenti da cui risultino in modo chiaro ed inequivoco i criteri di determinazione ed imputazione delle somme di cui si ingiunge il pagamento al singolo destinatario con espresso invito al pagamento anche dilazionato nel tempo;
4) dare disposizioni affinchè gli uffici finanziari procedano con immediatezza alla emanazione di proposte transattive tese al recupero della somme sborsate dal Comune a titolo di maggiori costi di acquisizione dei suoli, rinunciando ad ogni pretesa di rimborso di spese legali e tecniche o di qualsivoglia spese ulteriore a cui i singoli soci delle cooperative assegnatarie sono rimasti estranei;
5) disporre la trasmissione dei provvedimenti di cui si chiede la revoca, alla Competente Sezione della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica ai fini di ogni opportuna valutazione in ordine a tutte le procedure a suo tempo adottate, con particolare riferimento ai maggiori costi sofferti dall’Ente cause e responsabilità.