CONSORZI BONIFICA: COLDIRETTI PUGLIA, DOPO I NUMERI AL LOTTO, ANCHE QUELLI PER LA TOMBOLA A NATALE
Si continua ‘a dare i numeri’ al lotto in Puglia sui Consorzi di Bonifica, mentre monta la tensione in campagna per le posizioni assunte da una parte della politica. “Ci aspettiamo a questo punto anche i numeri per giocare a tombola a Natale, data la facilità con cui, per sostenere un teorema utile a portare ad AQP l’acqua irrigua, si continua la manovra denigratoria sui Consorzi di Bonifica che, se versano nella condizione attuale, è solo ‘grazie’ alla decisione di non decidere di una parte della stessa politica che per anni non ha affrontato adeguatamente il problema del commissariamento e dei debiti che lievitavano, senza mettere argine alcuno”. E’ il commento canzonatorio del Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, alla campagna portata avanti quotidianamente contro solo uno dei servizi gestiti dai Consorzi di Bonifica.
“La nube tossica delle false verità interessa esclusivamente la presunta gestione fallimentare dell’acqua da parte dei Consorzi di Bonifica, mentre neppure una parola – denuncia il Direttore regionale, Angelo Corsetti – viene spesa sulla assoluta mancanza per 15 anni di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, per cui arrivano le cartelle agli agricoltori che sono chiamati a pagare per opere di cui non c’è traccia. A testimonianza di tale triste realtà, ad ogni pioggia o nubifragio le campagne si allagano inevitabilmente, perché reti e canali di scolo sono ‘impegnati’ da immondizia, arbusti e ogni altro genere di ingombro”.
Durante il presidio degli agricoltori di Coldiretti Puglia, concomitante alla seduta del Consiglio regionale che avrebbe dovuto discutere la cosiddetta ‘proposta Pentassuglia’, la riunione dei capigruppo ha deciso di congelare la Legge del 2017 che avrebbe fatto passare la gestione dell’acqua irrigua dei Consorzi di Bonifica ad AQP. La mobilitazione di Coldiretti Puglia continuerà ad oltranza per evitare che gli agricoltori si ritrovino a pagare il 10% in più di IVA sulla ‘risorsa acqua’ che non deve diventare un bene commerciale.