CONSIGLIO COMUNALE: SINTESI DEL 30 DICEMBRE 2020
Approvati i verbali delle sedute del Consiglio Comunale del 24 e 30 novembre (punti nn.1 e 2 odg).
La dissertazione sul punto n.3 è aperta dal sindaco, il quale spiega che le Pubbliche Amministrazioni annualmente sono chiamate ad effettuare una ricognizione sulle società pubbliche di cui detengono il capitale. I criteri in base ai quali questa revisione ed eventuali processi di razionalizzazione vanno attivati sono indicati nell’articolo 20 del Testo Unico e vanno dai dipendenti, dalla tipologia dell’attività, fino ai costi di funzionamento.
Ci sono una serie di criteri che nella deliberazione sono applicati con preciso riferimento alle società delle quali il Comune di Ruvo Puglia detiene partecipazioni in società. Tra queste vi sono la Ruvo Servizi srl, la S.A.N.B., il Consorzio l’Area di Sviluppo della Conca Barese, il Gruppo di Azione Locale “Murgia Più”.
Dunque, la ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche e la relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione ai sensi dell’art. 20, D.Lgs. 19.8.2016 n. 175 corredata di modifiche ed integrazioni vengono approvate con 12 voti favorevoli e 4 astensioni.
Il dibattito sul quarto punto all’ordine del giorno verte sull’atto di indirizzo politico-amministrativo per la revisione delle condizioni della concessione della gestione diretta, continuativa ed esclusiva del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia a seguito degli interventi di ristrutturazione dell’immobile. Mediante una relazione, l’assessora Filograno propone al Consiglio Comunale una delibera che prevede una revisione del contratto di concessione. La motivazione è fondamentalmente legata alle importanti modifiche strutturali che sono state apportate
sull’immobile di proprietà del Comune a seguito del finanziamento regionale che l’Associazione “Tra il dire e il fare” ha potuto ottenere candidandosi all’apposito bando della Regione Puglia.
Quanto alla durata della concessione, si sta lavorando sulla proposta che era pervenuta dalla stessa associazione affinché si ridimensionino i termini di tale periodo. Peraltro è stata scartata la richiesta di una durata che arrivasse fino ai dieci anni, mantenendo viva la possibilità che si giunga sino al 31 agosto dell’anno 2028. Sei anni di attività teatrale, a partire dalla stagione 2021-2022, procederebbero in parallelo con la possibilità per la suddetta associazione di garantire alla città i finanziamenti che provengono dal Ministero nonché dalla Regione Puglia. Inoltre il contributo annuale che l’ente comunale riconosce all’associazione passa da 15.000 a 35.000 euro, sulla base
delle aumentate spese di gestione che la riqualificazione della struttura comporta.
Malgrado si ritenga contenta dell’imminente dichiarazione di agibilità del teatro, la consigliera Mariatiziana Rutigliani è scettica sull’ulteriore proroga della concessione, poiché precedenti atti
gestionali testimoniano il prolungamento della durata effettiva della scadenza prevista il 30 marzo 2021. Si interroga ancora sull’utilità dell’incremento dei contributi finanziari all’associazione se la stessa ha già incassato 150.000 euro in tre anni, ha beneficiato dei ristori e dei contributi regionali a causa della pandemia in corso. Ai dubbi appena esposti si sommano altresì quelli derivanti dall’eccessivo importo della penale, che ammonterebbe a circa 480.000 euro, in caso di recesso unilaterale da parte del Comune: al fine di instaurare una proficua collaborazione tra enti, andrebbero poi revisionati i termini della convenzione con l’associazione “Tra il dire e il fare” che a suo avviso, non essendo una fondazione o una ONLUS, svolge un’attività economica di impresa.
Replica la consigliera Giuseppina Gattullo Picciarelli (Italia in Comune): è impensabile che ad un Ente che nei decenni passati si è sempre adoperato per una provvida rinascita culturale all’interno del paese vengano ridotti i contributi finanziari. Tuttavia, qualora si proponesse un innalzamento di questi ultimi, la scelta andrebbe giustificata non come compensazione di maggiori oneri bensì come azione di sostegno ad un’attività che si è contraddistinta nel territorio e che ha dato tanto a generazioni intere.
Al dibattito sul Teatro Comunale partecipa anche Lia Caldarola (Sinistra Ruvese), fermamente convinta che l’impresa culturale in Italia non esista di fatto, se non come una frase in una legge di
stabilità, e non è normata: le officine culturali vivono quindi una vita complessa anche per la mancanza di questa regolamentazione.
Le fa eco il consigliere Salvatore Basile (Ruvo Futura) che propone un coinvolgimento attivo delle filiere strategicamente complementari, a garanzia di una fattiva collaborazione con il Teatro Comunale. Tra queste menziona il Biodistretto delle Lame, i cui obiettivi si sposano perfettamente con quelli del teatro ruvese.
Foriero di novità è invece il discorso del consigliere Antonio Mazzone (Sinistra Ruvese), incentrato sul suggerimento di buone pratiche che l’amministrazione potrà adottare, in linea con l’indirizzo delle politiche pubbliche, nell’ambito di problematiche ambientali. Impegnarsi a lavorare per la sostenibilità ambientale nell’attività di produzione teatrale offre uno stimolo al cambiamento di alcune prassi già consolidate. Le idee afferenti al progetto di sostenibilità di cui il consigliere si fa portavoce consistono nella smaterializzazione dei biglietti, previa verifica del circuito di cui il Teatro fa parte, nonché il Bike to theatre che permetterà a coloro che aderiranno all’iniziativa di beneficiare di uno sconto sugli spettacoli.
L’atto di indirizzo viene così emendato su consiglio della consigliera Picciarelli e, dopo l’approvazione (11 sostenitori e 4 negativi), diviene esecutivo con 11 voti favorevoli e 4 astensioni.
Ritirato il punto numero 5 odg relativo alla presa d’atto del Piano finanziario (PEF) del servizio integrato di gestione dei rifiuti per l’anno 2020; il punto numero 6 odg, riguardante la variazione al
bilancio di previsione 2020/2022 (ai sensi dell’ art. 175, comma 3, lett. A del decreto legislativo n. 267/2000), viene unanimemente approvato. Tale variazione consiste nell’incameramento di un contributo ministeriale di 37.722,40 euro destinato alle spese di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.
Approvato all’unanimità anche il punto numero 7 odg che mira a controllare l’estensione della durata del “Consorzio per lo sviluppo economico dell’area Conca Barese Società Consortile a responsabilità limitata fino al 31 dicembre 2022”. Il cosiddetto patto territoriale doveva infatti terminare il 31 dicembre 2020 ma, dal momento che è risultato vincitore di diversi bandi a livello
europeo, il termine di scadenza è stato prorogato. A tal proposito, l’assessora Di Bisceglie ricorda che dalla Conca Barese sono arrivati sul nostro territorio circa 2 milioni e 700 mila euro: di questi, 700 mila euro sono arrivati direttamente al Comune con delle infrastrutture che sono state realizzate nella zona industriale e, invece, 2 milioni di euro sono le risorse arrivate nelle casse di
alcune aziende ruvesi.
Ritirati i punti 8-9 odg, relativi rispettivamente all’approvazione del regolamento per i beni comuni e alla concessione del diritto di superficie venticinquennale alla società Galata S.p.A. dell’area di
pertinenza del mattatoio comunale per il mantenimento dell’impianto di telefonia mobile esistente in luogo della locazione.
Infine viene approvato e reso immediatamente esecutivo il punto 10 odg, attinente al riconoscimento- ai sensi dell’art. 194, lett. A- della somma di € 2.412,62 quale debito fuori bilancio rinveniente dalla Sentenza n. 199/2013, emessa dall’Ufficio del Giudice di Pace di Ruvo di Puglia, depositata il 28.11.2013 nel procedimento n. 538/2010 tra ……. S.r.l. c/ ASL BA 2 e Comune di Ruvo
di Puglia: 11 voti favorevoli e 4 contrari.