CONSIGLIO COMUNALE DEL 4 GIUGNO: FOCUS SUI PRELIMINARI
Mancata partecipazione del Sindaco Chieco alla manifestazione organizzata lo scorso 29 maggio dalle imprese edili e affini di Ruvo di Puglia e riapertura dei bagni pubblici: queste le questioni preliminari più rilevanti affrontate nel Consiglio Comunale del 4 giugno.
A prendere la parola per primo è stato il consigliere di maggioranza Francesco Summo il quale ha sollevato una pluralità di questioni. Tra esse, quella riguardante le precarie condizioni in cui versano parecchie zone della città a causa dell’erba incolta che, in alcuni casi, ha finito addirittura per coprire i marciapiedi. A tal proposito, è stata sollecitata, pertanto, un’azione più incisiva sulla pulizia delle strade.
Summo, inoltre, ha reso noto che le forti piogge che hanno interessato il nostro territorio nei giorni scorsi hanno peggiorato e rovinato ancora di più il manto stradale di località Matine. Una situazione, peraltro, che il consigliere aveva già segnalato nel maggio del 2019 e a cui era conseguito un intervento che, di fatto, non aveva assolutamente risolto la problematica.
Il consigliere Summo ha rappresentato all’assise e al Presidente del Consiglio Scardigno, inoltre, di essere ancora in attesa della documentazione richiesta circa 35 giorni fa, mediante formale richiesta di accesso agli atti indirizzata all’area contratti e appalti, riguardante lo stato di gestione dei fondi rustici del Comune di Ruvo di Puglia. Questo in quanto, secondo lo stesso, molte delle cose inserite nel programma di gestione non sono state effettivamente mai realizzate.
Infine, il consigliere in parola ha voluto esprimere, a titolo personale, la propria solidarietà alle imprese edili e affini che hanno manifestato il 29 maggio in piazza Matteotti contro la previsione che qualifica come infortunio sul lavoro il contagio da Covid-19 avvenuto in ambiente lavorativo. Lo stesso ha altresì asserito di ritenere del tutto ingiustificata l’assenza del Sindaco Chieco e della Giunta Comunale alla suddetta manifestazione.
Tali accuse sono state rispedite al mittente dallo stesso Sindaco il quale ha negato l’assenza dell’Amministrazione nell’iniziativa in oggetto. Chieco, infatti, ha affermato che, su sollecitazione del comitato organizzatore di tale manifestazione, in data 27 maggio si è tenuto tra quest’ultimo, il primo cittadino e l’Assessora alle attività produttive un incontro presso il Palazzo di Città in cui si è avuto modo di confrontarsi su detto tema. Il punto di vista del primo cittadino, come chiarito già in quell’incontro, è risultato essere parzialmente differente rispetto alle impostazioni e alle conclusioni espresse nel documento #ioManifesto. Questo in quanto, ha spiegato Chieco, qualificare come infortunio sul lavoro il contagio avvenuto sul luogo di lavoro garantisce una tutela maggiore tanto alle imprese che ai lavoratori. In assenza della previsione in oggetto, che mette in campo l‘Inail, infatti, i datori di lavoro ben potrebbero trovarsi ad affrontare azioni giudiziarie esperite contro di loro dai propri dipendenti. La responsabilità diretta dell’assicurazione pubblica, ha sottolineato Chieco, è, al contempo, una garanzia per i lavoratori ma anche per le imprese, atteso che i primi dovranno chiedere il risarcimento dei danni all’INAIL e non già al datore di lavoro.
Di contro, sulla questione della complessità delle procedure e delle norme, il primo cittadino si è detto perfettamente in sintonia con le doglianze delle imprese edili e degli affini.
Lo stesso, infine, ha specificato di non aver preso parte alla manifestazione tenutasi in Piazza Matteotti in quanto non formalmente invitato. Nessuno, ha rappresentato il sindaco, gli chiesto, infatti, di esprimere in quella circostanza la propria posizione, atteso che neanche era previsto un dibattito. E’ necessario, ha ribadito Chieco, che se si vuole la presenza del Sindaco ad una manifestazione si provveda ad invitarlo. Infine, il primo cittadino si è comunque detto disponibile ad affrontare ulteriori dibattiti sul tema.
Sulla questione in oggetto è intervenuto, infine, anche il consigliere Orazio Saulle il quale ha concordato con il Sindaco in merito alla necessità di promuovere altri confronti su una tematica così importante. Inoltre, avendo lui stesso consegnato materialmente al primo cittadino il suddetto manifesto, ha affermato di aver ritenuto implicito, con tale gesto, l’invito a presenziare alla manifestazione del 29 maggio.
Conclusa la trattazione di tale tematica, è stata la volta, poi, del consigliere Antonello Paparella il quale ha chiesto delucidazioni in merito agli intendimenti dell’Amministrazione Comunale per ciò che concerne la riapertura dei bagni pubblici, con particolare riferimento alle tempistiche e al piano organizzativo. Su quest’ultimo punto, il consigliere in parola ha chiesto se fosse possibile indire una gara d’appalto per la gestione di tale servizio.
Il Sindaco, dal canto suo, ha precisato che la mancata riapertura dei bagni pubblici è stata dettata esclusivamente dall’esigenza di garantire il rispetto delle misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria che stiamo attraversando. In questo periodo, inoltre, ha spiegato Chieco, la difficoltà è ancora maggiore atteso che sono ancora sospese le prestazioni dei beneficiari del reddito di cittadinanza che ben potrebbero essere impiegati nel gestire il flusso in entrata e in uscita dagli stessi bagni. Tuttavia, atteso che al momento ci si trova in una fase diversa dell’emergenza, si procederà in breve tempo a una riapertura di tali servizi, pur nel rispetto di alcune prescrizioni. Chieco, infine, si è mostrato in disaccordo con la proposta del Consigliere Paparella riguardante l’indizione di una gara d’appalto per la gestione degli stessi, avendo la possibilità di valersi, appunto, delle prestazioni di chi riceve reddito di cittadinanza.