Consiglio Comunale del 20 dicembre: tutti uniti per il comparto “K”
Ha avuto inizio alle ore 13.50, quasi due ore dopo l’orario fissato, il Consiglio Comunale di ieri, di particolare importanza per alcuni punti all’ordine del giorno relativi al Comparto K e al riconoscimento di debiti fuori bilancio.
Intanto, dopo una riunione coi capigruppo, è approvato all’unanimità un differente ordine di discussione dei punti.
Il sindaco Pasquale Chieco comunica che Ruvo di Puglia è, per il secondo anno consecutivo, Comune Riciclone con il 71,2% di raccolta differenziata.
Il consigliere di opposizione Piero Paparella (Direzione Italia) fa notare come sia una notizia positiva, ma invita a non appiattirsi, a considerare che l’ecotassa 2018 è sì diminuita di poco, ma è un risultato marginale rispetto a un piano economico finanziario più ampio.
Il sindaco replica che è giusto, ma è anche vero che questo dipende dalla gestione dello smaltimento dei rifiuti, visto che devono essere trasportati in discariche molto lontane dal Comune. Inoltre comunica che lo Studio Fuzio Associati, deputato alla valutazione di tutte le osservazioni al PUG, adottato ad aprile 2016, ha depositato le controsservazioni allo stesso e, quindi, si sta procedendo alla digitalizzazione delle copie che saranno messe a disposizione dei consiglieri comunali.
Si passa alla discussione del primo punto all’odg, relativo all’approvazione di un Regolamento per la definizione in fase amministrativa delle posizioni debitorie per canoni di locazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica (e.r.p) e di altri immobili ad uso abitativo di proprietà comunale.
La consigliera di maggioranza Irene Turturo (PD), facendo le veci dell’assessora alle politiche sociali Monica Montaruli, assente per motivi istituzionali, e in qualità di membro della V^ commissione consiliare, legge una relazione nella quale si sottolinea come il Comune si sia dotato di uno strumento giuridico e amministrativo che cristallizzerà i crediti del Comune nei confronti dei conduttori. Alcuni di loro, infatti, hanno chiesto di rateizzare i debiti. La soluzione adottata dal regolamento è quella di far pagare un anticipo e consentire, in seguito, il pagamento a rate. Chi non è in grado di dare l’anticipo, può pagare a rate “tout court”. Nel caso in cui non si sia in grado di pagare alcun contributo, questi debiti diventeranno inesigibili. L’assessore al bilancio Rocco Marone aggiunge che con questo regolamento saranno disincagliate poste nel bilancio.
Interviene il consigliere di opposizione Giovanni Mazzone (Forza Italia), anch’egli membro della V^ Commissione, che approva il regolamento ma, al contempo, fa rilevare come esso consenta soluzioni parziali al problema. La soluzione più idonea sarebbe quella di regolamentare i contratti, tenendo conto delle singole peculiarità, consentendo ai beneficiari di accedere anche ai contributi regionali. Suggerisce, inoltre, di eliminare l’onere degli anticipi. Il consigliere di maggioranza Rino Basile (Ruvo Futura), della V^ Commissione, replica che proprio questo onere sarebbe prova della buona volontà di saldare i debiti verso il Comune. Il consigliere di opposizione Orazio Saulle (Forza Italia), membro della III^ Commissione, appoggia la proposta di Mazzone e fa alcune proposte. Il consigliere Piero Paparella, per eliminare zone franche, suggerisce di rateizzare per centesimi mentre la consigliera di opposizione Mariatiziana Rutigliani (Forza Italia) riconosce che il regolamento metterà ordine in una materia importante, ma sollecita a essere pratici nel valutare caso per caso quali saranno le soluzioni più idonee da adottare.
Il regolamento, con emendamenti approvati all’unanimità e dopo la dichiarazione di voto positiva del consigliere di opposizione Damiano Binetti (Un’altra IDeA per Ruvo) secondo il quale si deve procedere a una regolamentazione dei contratti, potendoci essere, tra i beneficiari, persone non aventi titolo, è approvato e diventa immediatamente esecutivo all’unanimità.
Il punto 2 odg, relativo al riconoscimento del debito fuori bilancio pari a 37.194 euro, derivante dalla sentenza del Tribunale di Trani – articolazione territoriale di Andria – n.1594/2016, pronunciata nella causa civile tra Fulminante Angela/Comune di Ruvo di Puglia (si tratta di una controversia sorta a seguito di una caduta), passa con nove voti positivi della maggioranza contro sei voti negativi dell’opposizione. Diventa immediatamente esecutivo con nove voti positivi della maggioranza e sei astensioni.
Si rinvia a più tardi la discussione del punto 3 odg, relativo al riconoscimento del debito fuori bilancio derivante dalla procedura esecutiva r.g. n.395/2016 del Tribunale di Trani – creditore De Astis Pantaleo c/o Comune di Ruvo di Puglia.
E si giunge alla discussione del punto 4 odg accorpato al punto 5 odg, protocollato quest’ultimo dall’opposizione e relativo alla situazione urbanistico-amministrativa del comparto K. Il punto 4 prevede la revoca della deliberazione consiliare n.84/2008 “Piano di lottizzazione di variante del comparto “K”, come individuato dalla variante generale al Piano Regolatore Generale. Adozione di nuova variante del piano di lottizzazione del comparto edificatorio “K” ai sensi dell’art.27 della legge n.56/1980.
Nicola Giordano, assessore alle Politiche Territoriali, fa una relazione in cui traccia una cronistoria del comparto K. Il consigliere Piero Paparella, dopo aver ricordato che il giorno prima, in III^ Commissione, c’è stato un incontro di approfondimento in teleconferenza con l’avvocato Cozzi e facendo notare come si sia svolto, in tal modo, un lavoro puntuale e preciso su tavole e convenzione, comunica che è chiaro come la questione in discussione in consiglio e quella dinanzi al TAR si muovano su piani differenti. Però fa notare come «revocando la delibera C.C. n. 84/2008, andiamo a far rivivere la delibera n. 75 del 5 novembre 2002 dell’allora commissario straordinario e quella del consiglio comunale n. 53 del 25 novembre 2003 e, di conseguenza, andiamo ad adottare due piani di lottizzazione che sono in contrasto tra loro. Io propongo di revocare la delibera n. 84 del 2008 e le altre due. Considerate che noi, con questo deliberato di oggi, dobbiamo cercare di risolvere un grande problema una volta per tutte, senza creare più alibi ad alcuno. Dobbiamo dare certezze a coloro che vivono in quel comparto».
La consigliera di maggioranza Lia Caldarola (Sinistra Ruvese), dopo aver sottolineato il duro lavoro dei consiglieri e dell’Assessore Giordano in Commissione – un lavoro di sette ore non pagate per sviscerare una questione che deve essere risolta per il bene della collettività – replica che non si sta votando per un nuovo piano, ma si sta approvando una variante. La variante presuppone che il piano approvato sia valido. Ora l’unico piano approvato è quello del 2003. Revocata la variante del 2008 a quel piano, si passa all’adozione della nuova variante del piano di lottizzazione.
Dal dibattito serrato e appassionato tra tutti i consiglieri, emerge una storia, fatta anche di errori, a cui l’approvazione di questo atto dovrebbe porre la parola “fine”. E infatti l’atto di adozione della nuova variante del piano di lottizzazione del comparto edificatorio “K”, ai sensi dell’art.27 della legge n.56/1980, con emendamenti approvati all’unanimità, è approvato e diventa immediatamente esecutivo all’unanimità.
Il primo cittadino ringrazia tanto le Commissioni consiliari preposte – «la III^ Commissione (formata dai consiglieri Raffaella Di Terlizzi, Francesco Summo, Piero Paparella, Orazio Saulle, Lia Caldarola, ndr), ha lavorato ininterrottamente per 7 ore il giorno prima» ribadisce – che tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, del lavoro svolto «per un atto importante che, dopo venti anni, dà certezze alle famiglie ed è una guida per i consorziati».
Il punto 6 odg, relativo alla revoca della deliberazione di C.C. n.40/2012 ad oggetto: “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194 d.lgs. n.267/2000 per ripiano quota parte della perdita di esercizio 2010 del Consorzio per lo Sviluppo dell’area della Conca Barese”, è approvato con nove voti favorevoli della maggioranza e cinque negativi (si è assentata momentaneamente la consigliera Rutigliani). Diventa immediatamente esecutivo con nove voti favorevoli e cinque astensioni.
Il punto 7 odg, relativo alla revoca della deliberazione C.C. n. 93/2017 e adozione di nuova deliberazione avente ad oggetto: “Documento Unico di Programmazione (DUP) – periodo 2018/2020 – art. 170, c. 1, del d.lgs. n.267/2000″, con tre emendamenti approvati all’unanimità, passa e diventa immediatamente esecutivo all’unanimità.
E’ approvato all’unanimità il verbale di seduta del Consiglio Comunale del 31 ottobre 2017 (punto 8 odg).
Si ritorna a discutere del punto 3 odg che passa con nove voti favorevoli della maggioranza contro cinque voti negativi; diventa immediatamente esecutivo con nove voti favorevoli e cinque astensioni.
Il punto 9 odg è relativo al riconoscimento del debito fuori bilancio, pari a 140mila euro, riveniente dalla sentenza di ottemperanza TAR Puglia – Bari – sez. I – n.704/2017 – creditore Berardi Imballaggi. Esso è approvato con otto voti favorevoli della maggioranza contro quattro negativi dell’opposizione (il consigliere Piero Paparella si allontana dall’aula) Diventa immediatamente esecutivo con otto voti favorevoli e quattro astensioni.
Il punto 10 odg è relativo al riconoscimento del debito fuori bilancio per il pagamento dell’IVA connessa all’indennità di esproprio a favore della cooperativa “Padre Pio” nel comparto edificatorio“K”. Il debito fuori bilancio è pari a 18.312 euro. Ma l’opposizione decide di votare contro in quanto si tratta di atto gestionale e non di debito fuori bilancio. Il punto passa con nove voti favorevoli della maggioranza e cinque negativi e diventa immediatamente esecutivo con nove voti favorevoli e cinque astensioni.
Gli ultimi tre punti (11, 12 e 13 odg), relativi al rimborso in automatico e d’ufficio della TARI, per il periodo che va dal 2014 al 2017 – si tratta di un punto all’odg protocollato dall’opposizione – e relativi al passaggio dal diritto di superficie al diritto di proprietà dei suoli ricadenti negli interventi di e.r.p. realizzati nel territorio comunale, non sono discussi in quanto l’opposizione (nel frattempo è ritornata la consigliera Rutigliani) esce dall’aula rifiutandosi, per la discussione di atti importanti, di fare da stampella a una maggioranza che, in quel momento, tale non è.
Il Consiglio Comunale si scioglie alle 19.25.