Congresso Cittadino PD, tra voglia di nuovo e stima per l’esperienza: cronaca di un’elezione
Come anticipato ieri sera, subito dopo la conclusione dei lavori del V Congresso Cittadino del Circolo Territoriale del Partito Democratico, Caterina Montaruli è stata eletta nuova segretaria del Partito Democratico ruvese.
Ieri, nella Sala Conferenze di Palazzo Caputi, dalle 17.00 alle 22.00, si sono decise le sorti del PD ruvese che, dopo le dimissioni a gennaio della segretaria cittadina Pina Picciarelli, agli occhi di molti sembrava indebolito. E proprio per dare un segnale di compattezza era stato nominato un direttivo composto dal capogruppo PD in consiglio comunale Francesco Summo, dall’ex assessora Caterina Montaruli, dagli ex consiglieri comunali Giuseppe Visicchio e Vito Cantatore e dal segretario dei Giovani Democratici di Ruvo Cleto Campanale i quali hanno accompagnato la guida di Tania Di Lella, referente provinciale, sino al Congresso locale.
E proprio Di Lella, ieri, ha condotto i lavori, supportata dalla Presidentessa del Congresso Locale, Maria Teresa Adessi, moglie del candidato alla carica Domenico Fiore.
I lavori sono stati preceduti dai saluti dei referenti dei partiti di coalizione e opposizione: Vincenzo Colaprice, in rappresentanza del segretario del Partito di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea Pierdomenico Di Terlizzi, ha ringraziato per l’invito inaspettato (il “divorzio” con il PD locale è avvenuto nel 2014) sottolineando che una collaborazione è possibile solo se ci dovesse essere convergenza di vedute su alcuni temi come la Buona Scuola, art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, tutela dei diritti sociali. Un buon lavoro è stato augurato da Michele Pellicani (Direzione Italia); Michele Colasanto, per Ruvo Futura, auspica che questi cinque anni di Amministrazione Chieco proseguano nella costante interazione con la popolazione. A Vincenzo Rutigliani (Sinistra Ruvese) piace un PD, anche nazionale, che guardi sempre a sinistra. Emanuela Caifasso porta i saluti per conto del Movimento Schittulli.
E’ la volta del sindaco Pasquale Chieco, che parla in veste istituzionale: «Mi auguro che il PD diventi un luogo di dibattito proficuo dal momento che possiede energie, numeri – e in politica i numeri contano perché sono sinonimo di consenso – per dare un contributo notevole ai cittadini, soprattutto ai più fragili. Credo nei valori del PD e dobbiamo avere la capacità di aggregarci intorno a progetti condivisi, pur nella diversità di vedute».
Tania Di Lella chiosa: «Il futuro coordinatore del PD locale tenga conto di questa ricchezza di vedute all’interno del partito e se questo porta buoni frutti, tanto di guadagnato!».
Alle 17.30 la segretaria uscente Pina Picciarelli ripercorre la sua storia politica, ribadendo la sua sofferta decisione di lasciare la segreteria, ringrazia tutti e aggiunge: «Mi auguro che il nuovo segretario e direttivo recuperino il rapporto con la città».
Alle 18.00 sono presentate le due mozioni.
Lo slogan di Caterina Montaruli, “Avanti insieme per costruire il futuro”, sintetizza la sua visione del PD: «La presentazione di due mozioni esprimono differenti visioni che consentono di crescere e sono espressione del metodo democratico che ci garantisce il più ampio consenso e ci legittima grazie al voto degli iscritti. Ribadiamo, nonostante certi rumors, che il PD è compatto nell’appoggiare l’Amministrazione Chieco e la sua giunta tecnica. Credo nel rinnovamento delle idee, dei progetti ma il rinnovamento non può prescindere dalla conoscenza, dall’esperienza. I giovani, nei quali crediamo, devono apprezzare la gratuità del servire, del mettersi a disposizione della comunità. Inoltre il PD è il partito dell’accoglienza, aperte a nuove forze con cui ha un rapporto proficuo. Pensavo di non dedicarmi più alla politica attiva. Ma nel cambiamento sento di perseguire le idee, i valori del PD nel solco dell’esperienza. Il PD, pluralista, ha le potenzialità per rispondere alla sete di giustizia che viene dalla popolazione e che deve essere placata con azioni coese».
La mozione di Domenico Fiore è “Costruire appartenenza”. L’avvocato concorda con il primo cittadino nel ruolo del PD di essere sempre attento alle istanze dei più deboli, di rimuovere le diseguaglianze sociali. «Il nostro sguardo è rivolto al futuro. Gli errori sono utili perché insegnano, una volta che si medita su di essi, a non commetterli nuovamente. Condivido con Caterina lo spirito inclusivo del PD. Credo nell’importanza del contributo di tutti gli iscritti e ci attiveremo per attrarre forze giovani nel nostro partito. Non intendiamo sottrarci al confronto che va fatto nei luoghi deputati e non in segreto».
E’ la volta di Tania Di Lella che ringrazia tutti per averla supportata durante l’interregno: «A breve ci sarà l’Assemblea Nazionale che, per volere di Renzi, sarà aperta anche alle istanze dei circoli locali. Io sarò la vostra portavoce».
Alle 19.00 ha inizio il dibattito dal quale emerge un’interessante visione del “vecchio che deve lasciare spazio al nuovo” e si intuiscono particolari dinamiche.
Vito Cantatore, confluito nel PD da febbraio e referente del Laboratorio Democratico PSE («lo sono sin dal 2014») appoggia Caterina Montaruli: «Ho sempre avuto comunanza di intenti con il PD. Al ballottaggio del 2016 come “Un Cantiere in Comune” abbiamo appoggiato il candidato sindaco Pasquale Chieco. Ora parlo come referente del Laboratorio Democratico e non come iscritto al PD. Sappia il futuro segretario che ci faremo latori di proposte pubbliche, potremo agire anche come opposizione nel caso. Auguro al nuovo segretario un proficuo lavoro».
Francesco Summo, capogruppo consiliare del PD (che in Consiglio Comunale ha sei “scanni”) appoggia la candidatura di Domenico Fiore di cui condivide la mozione nel merito e nel metodo.
E’ la volta della consigliera comunale Irene Turturo: «Ringrazio Tania Di Lella per il lavoro svolto. Io devo esprimere delusione perché, come al solito, tutto si riduce a numeri. Il Congresso, invece di essere luogo di dibattito e discussione su temi, si riduce a intercettazione di voti. Addirittura qualcuno parla di opposizione…Dichiariamo di voler fare le cose belle ma poi come lo facciamo? Discutiamo sui temi, sui contenuti e abbandoniamo i particolarismi”. Tania Di Lella condivide: “Quello che dice Irene è grave. Bisogna evitare che nel PD attecchiscano logiche particolaristiche che rischiano di farlo girare su sé stesso. Il PD deve rafforzare la sua visione aperta, deve continuare a guardare al mondo e deve accogliere istanze anche esterne, come segno di arricchimento».
Michele Scardigno, Presidente del Consiglio Comunale, appoggia Domenico Fiore, sottolineando come sia necessario investire in nuove figure non prescindendo dall’esperienza tuttavia. «Considerate che sono stato il primo a soffrire per la rottamazione nel PD a livello nazionale».
La sua visione di investire soprattutto nei giovani indispettisce alcuni iscritti del PD. Leonardo Eden sottolinea come lui, nel Partito da molto tempo, dispieghi tutte le energie per esso. «Io sono a favore dell’ingresso dei giovani ma si deve tenere conto anche dell’esperienza di chi vive la politica da molto tempo. I consiglieri PD, poi, parlino con gli iscritti al partito. Nei partiti si parla, si discute, si litiga e non si sta in silenzio. Suggerisco, poi, al futuro segretario di dire ai candidati alle politiche che si svolgeranno a breve di non farsi vedere solo per i voti, ma di ricordarsi di noi anche dopo essere giunti a Roma».
Gli fa eco Celestina De Palo che, dall’alto dei suoi settant’anni, ricorda a Scardigno che il PD è votato da persone come lei e non tanto dai giovani. Come darle, in fondo, torto se al dibattito hanno partecipato due attempati iscritti che, con passione e veemenza,, hanno esortato tutti ad agire per il bene della comunità ruvese, loro che hanno vissuto sulla pelle la dittatura e il Secondo Conflitto Mondiale? Altri iscritti hanno esortato al recupero della lealtà (Giacinto Gattullo), hanno ricordato che la politica è fatica e passione (Giuseppe Summo), hanno ribadito l’appoggio a Chieco ed esortato all’unità di intenti e all’azione coesa (Luca Crispino e Biagio Mastrorilli).
Pasquale Chieco, come iscritto al PD, dichiara il suo appoggio a Domenico Fiore ribadendo che il PD deve avere uno sguardo nuovo e non disincantato, senza il peso dei conflitti precedenti ormai superati. «E’ quello che penso anche io» chiosa Caterina Montaruli.
Cleto Campanale, segretario dei Giovani Democratici, se da un lato sottolinea come le due mozioni, in fondo, possono sembrare segno di spaccatura, dall’altro esalta lo spirito di confronto all’interno del PD. Si commuove quando parla dei giovani, accusati di essere disinteressati alla politica e di non essere attratti dai valori del PD in particolare. «Questo non è vero!».
Ultimo intervento è quello di Alessandro Pellegrini, iscritto al PD e coordinatore CGIL della Camera del Lavoro: «Non parlo come coordinatore CGIL non essendo stata l’istituzione invitata, ma visto che si parla di recupero di contenuti, di centralità dell’uomo, la presenza dei voucher è in armonia con questa centralità?».
Alle 22.00 si conclude il dibattito e ha inizio lo spoglio effettuato da Tania Di Lella e Maria Teresa Adessi e al quale collaborano la consigliera comunale Pina Picciarelli, quale rappresentante di Domenico Fiore e il consigliere comunale Giovanni Turturro per Caterina Montaruli.
Con 83 preferenze, Caterina Montaruli è eletta nuova segretaria cittadina del Partito Democratico Sezione di Ruvo di Puglia. Domenico Fiore raccoglie 63 consensi. Abbracci, sorrisi, qualcuno un po’ deluso.
Caterina Montaruli ringrazia tutti e aggiunge: «Sarò ecumenica, ascolterò e chiederò la collaborazione di tutti e, in particolar modo, dell’avvocato Domenico Fiore. Impegno e confronto connoteranno il mio operato».