Come nasce la Confraternita di San Rocco
La Confraternita di San Rocco di Ruvo di Puglia presenta una lunga storia di devozione e tradizione.
Dai documenti storici, si comprende l’esistenza di ben due confraternite dedicate al santo pellegrino. Di una non si conosce l’anno di nascita, seppur si presume sia più antica del XVI secolo. La seconda, invece, fu istituita ufficialmente da Ferdinando IV con l’approvazione reale nel 1781. Con essa fu fondato il Monte di San Rocco che si occupava di beneficenza. Gran parte dei consociati erano semplici contadini e si occupavano di opere solidali e di assistenza.
Il culto di san Rocco era molto sentito a Ruvo poiché un’antica tradizione popolare raccontava che nel 1502 il santo fosse apparso al podestà del paese facendo improvvisamente finire la pestilenza scoppiata durante la guerra tra spagnoli e francesi. In segno di devozione, la cittadinanza eresse nel 1503 la chiesetta ancora oggi esistente in Piazza Matteotti.
In nome della Confraternita, fu costruita una statua lignea settecentesca, esposta nel giorno della festa del santo. Vi è anche una statua d’argento napoletano del XVIII secolo, esposta da qualche anno in Cattedrale.
Oggi la Confraternita si propone come un’associazione pubblica costituita solo da fedeli di sesso maschile. Lo statuto, tuttavia, prevede la presenza di un’associazione femminile dedicata alla Madonna del Buon Consiglio.
Oltre ad essere protagonista del suggestivo corteo processionale della Deposizione di Gesù (Otto Santi) e del rito di San Rocco, la Confraternita cura la processione della Madonna del Buon Consiglio. La devozione alla Vergine fu omaggiata dalla realizzazione di una tela ovale raffigurante la Madonna col Bambino, incastonata in una cornice d’argento. L’opera fu commissionata intorno all’inizio del Novecento dall’Arcidiacono Gaetano Basile.