Attualità

Come comportarsi se l’inquilino è moroso a causa della Pandemia

La pandemia sta portando con sé innumerevoli ripercussioni sui più disparati settori dell’economia nazionale, oltre che mondiale.

Tra tutti, uno di quelli più colpiti risulta il mercato degli affitti immobiliari, sia commerciali che residenziali.

Oltre al calo delle richieste di locazione e dell’impennata dell’offerta che non trova adeguata risposta, c’è un aspetto più complesso che sta aggravando ulteriormente la situazione, l’incremento di inquilini morosi.

Il blocco delle attività, imprese e attività commerciali costrette ad abbassare la serranda per mesi, senza possibilità di svolgere normalmente il proprio lavoro hanno creato non pochi disagi a livello finanziario.

Gli imprenditori si sono trovati a fronteggiare una situazione molto delicata in cui le entrate sono state ridotte praticamente a zero, mentre le spese fisse, tra cui proprio i canoni d’affitto, sono rimasti saldi e invariati.

Chiaro che, lungo andare, la situazione diventa insostenibile dal punto di vista finanziario e l’incremento di inquilini che non onorano i pagamenti pattuiti crescono esponenzialmente.

Questo è vero se si considerano anche gli affitti residenziali affidati, magari, a locatori in cassa integrazione o che hanno subito un licenziamento.

Per non peggiorare una situazione di crisi già piuttosto delicata, il Governo ha così adottato due misure importanti.

Da una parte ha istituito il blocco degli sfratti, fino al 30 giugno 2021, a tutela degli inquilini, dall’altro il Bonus Affitti a tutela dei proprietari.

C’è da dire infatti che anche questi ultimi stanno attraversando una fase non proprio rose, soprattutto se si pensa che molti di loro fondano la fonte principale di reddito proprio sulla locazione di seconde case.

Ma cosa prevede il Bonus Affitti?

Il Bonus affitti è un rimborso da parte delle Stato a beneficio di quei proprietari che, d’intesa con l’inquilino, rimodulano il valore del canone mensile in diminuzione.

Se un locatario, infatti, intende andare incontro alle difficoltà del locatore, riducendo il costo mensile dell’affitto, il 50% della riduzione verrà rimborsata dallo Stato.

Una soluzione che certo non copre totalmente il problema, ma quanto meno ne attenua le conseguenze, soprattutto per i proprietari costretti a non poter sfrattare inquilini morosi.

Per poterne beneficiare è fondamentale che l’accordo relativo alla diminuzione del canone sia raggiunto da entrambe le parte e che le modifiche al valore del canone siano opportunamente comunicate all’Agenzia delle Entrate.

In mancanza di queste condizioni, il proprietario non potrà beneficiare del Bonus Affitti.

Che fare in questa circostanza o nella situazione in cui l’inquilino si rifiuta di pagare l’affitto, senza una giusta causa connessa alla pandemia?

Gli inquilini morosi non per giusta causa possono essere perseguibili di sfratto attraverso opportuna procedura legale.

Perchè abbia luogo, infatti, è caldamente consigliata l’assistenza da parte di un avvocato preparato in materia e che, certamente, avrà il suo bel costo.

Per questa ragione, soprattutto per i proprietari che intendo mettere in affitto il proprio immobile, in un momento così difficile, è opportuno mettere in conto queste variabili e scegliere un servizio di supporto che ne tuteli gli interessi fino in fondo.

Zappyrent, la piattaforma dedicata all’incontro tra domanda e offerta di affitti, ad esempio, ha studiato appositamente una specifica tutela  a favore di quei  proprietari che hanno a che fare con un inquilino moroso.

Si tratta della Protezione Zappyrent che attribuisce innanzitutto un rating di affidabilità agli inquilini, in base a specifiche garanzie di pagamento da parte di questi ultimi, in secondo luogo assicura il versamento del canone ogni 12 del mese, a prescindere dalla puntualità dell’inquilino e, infine, offre assistenza legale a prezzi molto contenuti in caso di procedura di sfratto rivolta a inquilini morosi.

Visti i tempi, dunque, prevenire è senz’altro meglio che porre rimedio a situazioni spiacevoli, non sempre legate alla volontà di entrambe le parti.

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