Agricoltura

COLDIRETTI PUGLIA: “STOP SPECULAZIONI SU ASPARAGI E CARCIOFI”

Crollano i prezzi dei carciofi in campagna, mentre risulta azzerata la domanda di asparagi sul mercato, perché con l’emergenza Coronavirus c’è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come gli ortaggi. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che segnala il crollo dei prezzi dei prodotti orticoli nei campi a causa di atteggiamenti speculativi per cui c’è già stato il richiamo alla responsabilità di tutti da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato “l’impiego della Guardia di Finanza per intervenire duramente contro i comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità”.

“Inaccettabile il crollo dei prezzi fino a pochi centesimi dei carciofi e il blocco del mercato degli asparagi, patrimonio in termini di qualità e valore della Capitanata. Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta occorre assicurare l’approvvigionamento della popolazione con una equa distribuzione del valore lungo la filiera evitando rincari al consumo e ribassi ingiustificati alla produzione. In questo momento di difficoltà è fondamentale garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori”, denuncia il delegato confederale di Coldiretti Foggia, Pietro Piccioni.

Coldiretti sta anche allertando tutte la rete organizzativa a livello nazionale, con uffici provinciali e locali, per monitorare gli attacchi speculativi  attivando una casella di posta sos.speculatoricoranavirus@coldiretti.it per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.

Dopo gli attacchi interessati che sono venuti dall’estero, va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia. Un impegno sostenuto secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla grande maggioranza dei consumatori (82%) che è d’accordo sul fatto che in questa fase è importante acquistare prodotti italiani per tutelare una filiera agroalimentare che dal campo alla tavola garantisce all’Italia il primato nella qualità e nella sicurezza alimentare. Un obiettivo sostenuto dalla campagna #MangiaItaliano lanciata dalla Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura. In questo contesto l’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti del Decreto ”Cura Italia” è importante per aiutare i più bisognosi e per un primo sostegno all’allevamento italiano ma occorre – continua la Coldiretti – intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà, dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo alla pesca, dagli agriturismi alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato. Le misure a favore degli indigenti sul latte saranno positivamente estese come richiesto anche alla carne bovina, ovina e suina ma servono anche risorse per indennizzare le aziende florovivaistiche dalla perdita in questa fase della produzione di fiori recisi ed in vaso e successivamente delle piante – continua la Coldiretti – nel chiedere una forte campagna di comunicazione per sostenere il consumo di prodotti alimentari italiani da parte dei cittadini. A preoccupare per i limiti posti alla circolazione da parte di molti Paesi e per questo – continua la Coldiretti – occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus. In questo contesto è’ necessario quindi – conclude la Coldiretti – anche prorogare gli attuali permessi per lavoro stagionale in scadenza al fine di evitare ai lavoratori stranieri di dover rientrare nel proprio Paese di origine.

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