COLDIRETTI PUGLIA: “INVASIONE INSETTI ‘ALIENI’ PER CAMBIAMENTI CLIMATICI E BARRIERE COLABRODO”
Per i cambiamenti climatici in atto, il surriscaldamento e le barriere comunitarie colabrodo sono arrivati in Puglia parassiti “alieni”, mai visti prima, che si sono accaniti su alberi, piante e frutti, dalla Drosophila Suzukii dei frutti rossi all’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, dalla Xylella degli ulivi al punteruolo rosso che ha fatto strage di decine di migliaia di palme fino alla Tristeza degli agrumi. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro a Gioia del Colle per denunciare l’invasione dei moscerini della frutta (Drosophila Suzukii Matsumura), arrivati in Puglia nel 2012, probabilmente portati con le merci provenienti dall’Estremo Oriente.
“Colpiscono le ciliegie e i frutti con colorazione dall’arancio al rosso e gli effetti si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. L’invasione di virus e insetti alieni impone una strategia complessiva della Regione Puglia contro le numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell’UE che, sia improntata su una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento, per non mettere a repentaglio il patrimonio arboreo e produttivo pugliese, già messo seriamente a dura prova”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Il moscerino Drosophila Suzukii causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie, fragole e l’uva nei vigneti, rileva Coldiretti Puglia, si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei. Secondo Vincenzo Verrastro e Nuarai Baser del centro di ricerche CIHEAM di Bari l’attività di monitoraggio e controllo sono determinanti, perché l’infestazione registrata nel 2015-2016 si manteneva nella forbice tra il 3 il 16%, mentre nel 2019 si è allargata esponenzialmente dal 18 al 100%, dove le varietà Ferrovia e Lapins sono risultate particolarmente esposte, riferisce Coldiretti Puglia. Per i ricercatori la complessità del problema è legata all’impossibilità di verificare i primi sintomi delle infestazione ad occhio nudo, alla mancanza di strumenti efficienti per il controllo, con la conseguente perdita del valore commerciale del prodotto dopo 1-2 giorni dall’avvenuta ovideposizione e perdita economica del prodotto fino all’80%, rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati presentati dai ricercatori.
“In provincia di Bari, BAT, Lecce, Taranto e Brindisi, secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza della cimice asiatica – aggiunge il presidente Muraglia – particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte del raccolto. La Puglia non può permettersi l’invasione di altri virus alieni, dopo la ‘tristeza’ degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla Xylella fastidiosa. L’invasione dell’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, diffuso in Africa, Asia e Australia, è arrivato in Puglia nel 2008 e nella nostra regione si è insediato, anche perché non c’è un’attività di monitoraggio specifica su questo insetto, per cui chiederemo alla Regione Puglia di attivarsi tempestivamente”.
L’arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall’intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.
“Se la Xylella fastidiosa, che sta facendo strage di ulivi nel Salento proviene dal Costa Rica, il punteruolo rosso che ha letteralmente falcidiato le palme secolari pugliesi è originario dell’Asia sudorientale Inoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l’alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze – di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La ‘Tristeza’ degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall’Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri con un danno incalcolabile per l’agricoltura pugliese”, conclude il presidente Muraglia.