COLDIRETTI PUGLIA, BENE GIUNTA DECLARATORIA CALAMITA’ NATURALE MA INACCETTABILE ESCLUSIONE BARI; DANNI SALGONO A 180MLN EURO
“Bene la richiesta di declaratoria di stato di calamità naturale approvata dalla Giunta regionale pugliese che al termine delle verifiche in campo ha potuto calcolare un danno pari ad oltre 180 milioni di euro nelle province di Brindisi, Lecce, Taranto e Foggia, anche se è assolutamente inaccettabile l’esclusione del territorio della provincia di Bari che non è rientrato nella richiesta di declaratoria, un’area che ha subito gravi danni sulle produzioni orticole e sulle stalle dove sono morti gli animali. Attendiamo di leggere il testo della delibera, ma se fosse confermata l’esclusione, chiederemo un immediato confronto con l’Assessore regionale Di Gioia per comprendere la ratio e i calcoli fatti per arrivare a tale decisione. La straordinaria ondata di maltempo che ha colpito la Puglia con i danni di inusitata gravità a strutture agricole, produzioni arboree e in pieno campo e allevamenti con centinaia di animali morti, ha messo ancor più in evidenza la fragilità del sistema agricolo e ha reso non più differibile l’attivazione di una strategia normativa e tecnica utile all’immediato ripristino produttivo delle imprese colpite. E Bari non può assolutamente risultare esclusa dai provvedimenti di ristoro a beneficio delle imprese agricole e zootecniche”. E’ il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia dell’approvazione da parte della Regione Puglia ha approvato ieri, con delibera di Giunta n. 295 del 7 marzo 2017, della richiesta di declaratoria dello stato di calamità naturale da presentare al Mipaaf, dopo i danni alle colture, agli allevamenti e alle strutture rurali causate dalle ingenti nevicate del 5, 6 e 7 gennaio 2017 e successive gelate. Dai sopralluoghi effettuati nelle 6 Province – secondo la nota della Regione – i danni ammontano a 180.696.550 milioni, con valori che superano il 30% della produzione lorda vendibile, valore percentuale minimo accertato che consente di accedere al Fondo di Solidarietà nazionale.
“La delibera di Giunta rappresenta un provvedimento regionale necessario e propedeutico – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – a definire l’intero quadro delle misure nazionali utili ad indennizzare agricoltori e allevatori pugliesi con risorse certe e garantite, grazie alla verifica del danno finalmente accertata. L’estensione del fondo di solidarietà nazionale anche a beneficio delle colture assicurabili che altrimenti sarebbero rimaste fuori dalle misure d’intervento, è sicuramente un primo passo per aiutare gli agricoltori pugliesi che hanno subito ingenti perdite a causa della straordinaria ondata di maltempo del gennaio 2017. Ora vanno individuati altri strumenti utili a garantire le risorse necessarie per ripianare un danno enorme su tendoni di vigneti e serre distrutti, produzione di agrumi e ortaggi azzerata, danni alle stalle, riduzione della produzione del 30% di latte e oltre 400 animali morti tra bovini e ovicaprini. Serve anche con urgenza un provvedimento “azzeraburocrazia” che autorizzi allevatori e agricoltori a comprare direttamente tutto ciò che serve a garantire la continuità produttiva delle proprie aziende, gravemente danneggiate dalla straordinaria ondata di maltempo che ha trovato impreparata la Puglia, a fronte di un rimborso pubblico che va garantito attraverso strumenti che non possono essere il solo Fondo di solidarietà nazionale attivato con lo stato di calamità”.
L’attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente come, in particolare, l’erogazione di contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l’attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l’ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte.