COLDIRETTI PUGLIA: “BENE FONDI ISMEA GENERAZIONE TERRA PER SOSTENERE RICAMBIO IN CAMPAGNA”
I nuovi fondi Ismea di Generazione terra sono importanti per sostenere il ricambio generazionale nelle campagne dove sono quasi 6mila le imprese agricole condotte in Puglia da under 35, messe a dura prova dai troppi ostacoli che impediscono o rallentano l’ingresso e la continuità nella gestione, secondo un rapporto del Centro Studi Divulga. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare positivamente il via al secondo bando dello strumento fondiario dedicato ai giovani che finanzia fino al 100%, l’acquisto di terreni agricoli. Le risorse a disposizione ammontano a 80 milioni di euro, con il via alle domande dal 30 ottobre prossimo.
Proprio il limitato accesso alla terra è uno dei problemi maggiori che ostacolano la crescita dei “nuovi” agricoltori. Inflazione, guerre e cambiamenti climatici hanno frenato il ricorso agli acquisti di terreni, tanto più per le giovani aziende con minori disponibilità. Secondo l’ultimo rapporto Crea i valori medi per ettaro si sono attestati al di sotto dei 16mila euro al Sud.
In Puglia il 15,3% delle aziende agricole sul totale è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio.
“Sostenere il ricambio generazionale – sostiene Donato Mercadante, leader di Coldiretti Giovani Puglia – è importante anche nell’ottica della modernizzazione dell’agricoltura dove proprio i giovani recitano un ruolo da protagonisti”. Quasi uno su cinque ha conseguito una laurea universitaria, contro l’8,7% degli “over”, secondo dati Divulga. Ma ciò che caratterizza maggiormente le nuove generazione è la propensione alla multifunzionalità, affiancando all’agricoltura altre attività come l’agriturismo, la trasformazione, la vendita diretta e le fattorie didattiche.
Coldiretti per i giovani e le donne lancia una proposta ampia per il consolidamento del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell’agricoltura regionale, perché le emergenze degli ultimi anni hanno fatto emergere la consapevolezza che l’agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell’ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.
Il maggior appeal del lavoro in campagna si riflette anche sule scelte scolastiche, con il boom di iscrizioni degli studenti degli istituti professionali in Agricoltura, Sviluppo Rurale, Valorizzazione dei Prodotti del Territorio e Gestione delle Risorse forestali e montane – conclude Coldiretti Puglia – a cui si aggiunge peraltro l’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria degli istituti tecnici.