Ciao Vincenzo, simbolo di Larghetto Cervone
La frutta e la verdura raggelate, le cassette colme, ma anch’esse vuote dentro. Un venerdì atroce, squallido. C’è un silenzio assordante nel Larghetto Cervone e ci sono le lacrime a innaffiare miriadi di ricordi. Persino il sole si nasconde dinanzi allo sconforto per un addio inaspettato. Vincenzo Ficco non c’è più. Lui simbolo di uno dei posti più rinomati della città ruvese. Eppure, nell’aria si ascolta la sua voce emblema di un grande uomo. Umile, laborioso, capace di accontentare con garbo la propria clientela.