CIA Levante: “Liste d’attesa infinite, si cura solo chi può permetterselo”
Le liste d’attesa sono infinite, le strutture e i servizi per le diagnosi precoci e la prevenzione sono poche, si è costretti a ricorrere agli studi privati ma in questo modo si cura solo chi può permetterselo. I dati circa la reale possibilità di vedere pienamente rispettato il diritto alla salute in Puglia sono preoccupanti, soprattutto per quanto riguarda gli anziani”. È il grido d’allarme lanciato da Francesco Tinelli, presidente Anp Cia Puglia, in occasione dell’incontro promosso mercoledì sera a Putignano da CIA Levante insieme all’Associazione Pensionati della CIA-Agricoltori Italiani e al patronato Inac, in occasione della Festa dei Nonni, celebrata il 2 ottobre. Sanità e pensioni sono stati i temi cardine del convegno.
“Il nostro impegno – ha aggiunto Tinelli – è volto a dare anche un concreto contributo per un deciso ricambio generazionale all’interno delle aziende agricole. I giovani devono essere il cuore, la mente e le gambe su cui costruire oggi le condizioni del futuro sviluppo della nostra agricoltura attraverso l’innovazione, l’agricoltura di precisione, la multifunzionalità e l’integrazione con i comparti del turismo, dei servizi, del commercio e dell’industria. Una seria riforma della previdenza in agricoltura serve a dare questo impulso. Molti anziani sono costretti ancora a lavorare nelle loro aziende agricole perché l’importo della pensione è troppo basso”.
Sono intervenuti anche il direttore provinciale CIA Levante Giuseppe Creanza, Ezio Giannatempo, direttore provinciale del patronato Inac e Onofrio Minerva, presidente Anp Cia Levante. “È stata un’occasione per rimarcare l’importanza dei nonni nella società – ha affermato il direttore Creanza – Sono loro, non dobbiamo dimenticarlo, ad aver fatto dell’Italia un paese moderno e progredito. Grazie alle loro battaglie insieme alla Confederazione hanno conquistato importanti diritti. Oggi i nonni sono ancora costretti a combattere per il riconoscimento del diritto alla salute, spesso negato dalle lunghe liste d’attesa. Per questo la Cia, insieme alla propria associazione pensionati ed al patronato Inac, è impegnata ancor di più per la tutela dei loro diritti”.
Anche Onofrio Minerva ha evidenziato la preoccupante situazione delle liste di attesa soprattutto per gli anziani, per i quali il fattore tempo è fondamentale. “L’Anp-Cia si sta battendo per l’abbattimento dei tempi troppo lunghi. Stiamo affrontando anche il tema della riforma del sistema previdenziale che penalizza enormemente i pensionati coltivatori diretti e i lavoratori autonomi in generale. Per questo siamo impegnati insieme al patronato Inac in una verifica puntuale delle pensioni in pagamento”.
A tal proposito, il direttore provinciale Ezio Giannatempo ha chiarito le motivazioni degli accertamenti: “In numerose pensioni in pagamento sono presenti degli errori ed è importante fare una verifica puntuale. Per questo con gli operatori di tutta la provincia siamo impegnati negli opportuni riscontri per garantire il giusto riconoscimento dei diritti dei cittadini”.