“CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO”, PENDOLARI STUFI
Giornata da incubo per tantissimi pendolari di Ferrotramviaria. Un pomeriggio di normale tranquillità trasformato in psico-dramma quando è stato diffuso l’annuncio “Si informano i signori viaggiatori che il treno resterà fermo a causa di mancata corrente. Ci scusiamo per il disagio”. E non è la prima volta che accade.
Il disagio è proseguito fino alle 19.40, quando il treno è stato spinto presso la stazione di Ruvo di Puglia.
Il treno era partito dalla stazione di Bari e diretto a Barletta si è fermato improvvisamente a pochi chilometri dalla stazione di Ruvo, in aperta campagna, sembra a causa black-out elettrico.
I passeggeri sono rimasti bloccati per quasi circa due ore all’interno del treno e successivamente è iniziata la procedura di sgombero con l’intervento dei Vigili del Fuoco e del personale sanitario.
Il black-out ha avuto conseguenze negative sulla circolazione ferroviaria su tutta la tratta: si sono registrati pesanti ritardi e soppressione di alcuni treni.
Al momento, nessuna dichiarazione ufficiale di Ferrotranviaria dopo questa ennesima loro giornata nera.
“Ero sul treno incriminato – racconta un passeggero – quello che é accaduto sul treno della Ferrotranviaria è ridicolo. Ci siamo fermati con la scusa di mancata alimentazione di corrente. Poi dopo più di un ora sono arrivati i pompieri chiamati con netto ritardo, il personale alle domande come al solito ha dimostrato incompetenza. Giustamente dopo avviata la procedura con i pompieri e carabinieri é passata un altra ora per far sì che arrivasse un altro treno per rimorchiarci in stazione a Ruvo. Le lamentele dei pendolari sono sulla mancata informazione e sui tempi dell’intervento e giustamente sul cmq rincaro degli abbonamenti”.
E le persone sui treni successivi?
Bloccati prima a Palese, poi ai Santi Medici, poi fatti scendere a Bitonto, dove, a fronte di circa 300 persone (e con altri 2 treni arrivati successivamente), vi era un solo bus da 50 posti (…e pioveva).
Gente che si scazzottava per salire ed urla e lotte tra “poveri”.
In tutto questo, neanche l’ombra di un “instancabile lavoratore” delle ferrovie a dirigere le operazioni o a tranquillizzare l’utenza, o a far capire il percorso all’autista del bus.
Conclusione: 2 ore e 30 minuti Bari-Ruvo (treno delle 17,16).
….la colpa è di chi non revoca immediatamente la concessione a questa azienda di truffatori.