CHIUSE LE SCUOLE. ANNO SCOLASTICO PARTICOLARE
Articolo di Giulia Giangregorio, Luce e Vita Ragazzi.
E così si conclude un altro anno scolastico.
Questo però, non è stato come gli altri, è stato un anno diverso. Un anno difficile, pieno di ostacoli.
È stato complicato per i professori, che hanno dovuto ingegnarsi nel trovare il modo di far seguire le lezioni agli alunni, anche a distanza. Hanno fatto ricorso alla loro creatività! Hanno tentato di tutto al fine di incuriosirci e farci appassionare alle lezioni.
Allo stesso tempo, è stato complesso per gli studenti, con la voglia di tornare a seguire le lezioni in presenza, ma al contempo la paura. Per chi ha cominciato un nuovo percorso scolastico è stato faticoso conoscere i compagni e i professori stando dietro ad un monitor, costruire un’intesa e una sintonia, rispetto ai metodi di lavoro. Abbiamo dovuto incrementare l’utilizzo delle chat, che di fatto rappresentava l’unico modo per interagire con gli altri e da un lato è stato un modo per conoscersi, dall’altro è stato uno strumento che si è prestato a facili fraintendimenti.
È stato difficile trascorrere tante ore al computer e subirne le conseguenze. È stato faticoso tenere la concentrazione per tante ore davanti agli schermi. Molti di noi hanno messo gli occhiali. Abbiamo faticato, volevamo rivedere i compagni, i professori. È stata dura non vedere gli amici per tanto tempo.
A volte c’è stato il pensiero di non riuscire a ritornare più a quella che è una “vita normale”. C’era la voglia di tornare a fare sport, attività, di rivedere i parenti, ma tutto sembrava irraggiungibile. Tutto ciò che era normale fino a poco prima è diventato difficile da realizzare. Abbiamo, in compenso, imparato ad apprezzare tutti i momenti che prima davamo per scontati, abbiamo capito che non erano così scontati e che eravamo fortunati a viverli.
Questa situazione rappresenterà per sempre una parte indelebile del nostro passato, ci ricorderemo sempre i disagi della situazione.
Ci sembrava di non avere più una vita e quando abbiamo cominciato a vedere che i nostri parenti, professori, hanno cominciato a vaccinarsi, ci è sembrata l’unica svolta possibile e abbiamo cominciato di nuovo a sperare in un futuro spensierato simile al passato.
Insomma, è stata una continua sfida per tutti. Sicuramente abbiamo dovuto utilizzare come risorsa principale la nostra capacità di adattamento. Siamo stati in gamba, però, siamo riusciti ad imparare anche in questo modo e non è da tutti!
Ora tutti devono godersi le meritate vacanze, con l’augurio che a settembre si possa tornare a riempire le aule di alunni e insegnanti!