Chiesetta della Santissima Trinità Uno scrigno di fede, arte e storia accessibile per la prima volta in assoluto alla comunità
Il nostro sguardo è talmente abituato al paesaggio urbano, che spesso non ci permette di notare la presenza di luoghi apparentemente solitari: si tratta per lo più di minuscoli edifici, soffocati tra caseggiati disordinatamente sparsi, casermoni popolari, capannoni industriali o desolate radure prive d‘identità. Chiese, chiesette, oratori, ma anche cappelle e santelle popolari, costituiscono un microcosmo del nostro attuale universo, certamente anacronistici, che silenti e in disparte ci osservano camminare, correre, sfrecciare e vociferare: insomma a far di tutto invece che rispettare il loro silenzio e la loro quiete secolare.
Se invece ci fermassimo un istante osservando attentamente quei minuscoli edifici, ci accorgeremmo di quanta storia traspare da quelle modeste pareti, di quanta empatia si avverta con chi in passato ne ha varcata la soglia in cerca di conforto, per una promessa, se non addirittura un voto o per una preghiera di ringraziamento. Quanta cura per quei muri che oggi spesso e volentieri sono chiusi alla vista del pubblico, perché privati o destinati ad altro uso rispetto a quello originario. Si potrebbe addirittura stilare un percorso a zig-zag, posizionando chiese e chiesette su di una mappa immaginaria – isolandole a dispetto di superstrade, anello urbano, quartieri e centro cittadino – che come lucciole ricordano, con luce flebile, la loro esistenza.
Ecco che lungo la strada provinciale 2 Ruvo – Terlizzi e poco dopo il Parco della Musica intitolato ad “Antonio Summo” si mostra in tutta la sua bellezza la chiesetta privata della Santissima Trinità. Un luogo di arte e di fede, che ha attraversato alterne vicende, rischiando di finire nell’oblio, il cui ritorno alla luce rappresenterebbe anche un omaggio e un ricordo dell’umanità dolente che ne ha condiviso il destino.
Nel weekend di sabato 19 e domenica 20 settembre, è stato possibile visitare per la prima volta in assoluto il piccolo sacello attraverso un ciclo di visite guidate a cura della Pro Loco di Ruvo di Puglia.
L’attesa apertura della chiesetta privata della Santissima Trinità è stata un trionfo. Ben dieci appuntamenti su dieci tutti sold out nei primi due giorni di visite.
“È un meraviglioso gioiello” è stato il commento dei visitatori.
Attraversando il suo ingresso con il prospetto lungo la strada provinciale 2 Ruvo – Terlizzi si scopre la meraviglia: un ciclo pittorico di molti Santi e scene votive di altissimo valore.
È stata un’occasione unica per ammirare questo piccolo gioiello che ha ascoltato nel tempo le preghiere innalzate al Signore da parte di chi è passato di qua.
Una due giorni di promozione e valorizzazione di un bene cosiddetto minore; minore non per bellezza o valore culturale, ma perché molto spesso abbandonato o dimenticato.
La Pro Loco ritiene che queste mura possano testimoniare la fede del passato e sperare anche in quella del futuro.
Un raggio di luce in un momento difficile tra post lockdown e incertezza sul come affrontare presente e futuro.
In una città che, come molte altre, ha dovuto limitare eventi, incontri, spazi e iniziative. Ruvo di Puglia è luogo ideale per eventi di questi tipo, un luogo quasi “magico” fatto di piazze ariose, cortili, piccoli angoli del centro storico, palazzi, ma anche luoghi dimenticati e certamente non curati che si prestano ad esser quinta di uno scenario meraviglioso.
La Pro Loco ringrazia la disponibilità e la particolare sensibilità della proprietaria, quanti hanno collaborato a vario titolo per la riuscita dell’evento e per ultimo, ma non per ordine di importanza, tutti i visitatori per l’interesse mostrato.
La Pro Loco di Ruvo di Puglia auspica che l’apertura della chiesetta non sia solo episodica, ma che l’importante monumento cittadino, oggi privato, sia inserito all’interno dei tour di valorizzazione del patrimonio culturale locale. L’Associazione darà il più ampio appoggio e sostegno ad ogni iniziativa indirizzata in tal senso, al fine di restituire la memoria del bene culturale alla collettività.
Vi aspettiamo alle prossime visite della meravigliosa struttura che si effettueranno in futuro, non mancate!
Antonello Olivieri